Avezzano. “Da pochi minuti si è chiusa la votazione per il rinnovo del nuovo consiglio dell’ordine con la candidatura di oltre trenta consiglieri in quattro liste “separate”, tutti e tutte meritevoli di rispetto sia per il coraggio che hanno mostrato nel candidarsi e sia per la relativa nomina per chi la otterrà ed anche per chi non sarà premiato per lo sforzo profuso” così, in una nota, Roberto Verdecchia, avvocato nonchè politico avezzanese.
“Un mio primo pensiero va a chi ha saputo amministrare negli ultimi mandati elettorali nelle persone dei colleghi Colucci e Ranaldi che attraverso il loro impegno costante e giornaliero hanno combattuto a tutela dei nostri diritti e della comunità, sottraendo tempo al lavoro ed alle loro famiglie per mantenere vivo il nostro tribunale destinato ad una immeritevole soppressione, nonostante i dati statistici e le valutazioni territoriali recitino una diversa storia. Ma si sa, a volte i numeri non fanno la storia ed è quindi inutile dire che chi ebbe a scrivere il decreto legislativo 155/12 e chi lo doveva sopratutto “osservare” oggi dovrebbe essere rimosso – qualora abbia ancora un ruolo istituzionale nel nostro Parlamento – non solo per essersi distratto, ma sopratutto per non aver compreso che solamente con i presidi di legalità (seppur non capoluogo di Provincia) si dà certezza alla tranquillità dei cittadini e relativo lavoro alla comunità stessa” prosegue l’avvocato Verdecchia.
“Sarete ben undici a dover prescegliere il nostro presidente, che votato o meno da ognuno di noi sarà il presidente di tutti. Sarà vostra cura suddividervi ruoli e funzioni all’interno dell’organo collegiale con la speranza che con atto di responsabilità e saggezza, nel rispetto reciproco, voi possiate trovare l’unitarietà di cui tutti abbiamo bisogno, per proseguire la dura battaglia a difesa del presidio. Sì, colleghi consiglieri, unitarietà ed anche condivisione per il bene di tutti noi e dell’intero comprensorio della Marsica, a cui noi siamo chiamati a rispondere, mostrando dignità, responsabilità e schiena dritta davanti a tutti ed al pari di tutti e senza genuflessioni nei confronti di chiunque. Buon lavoro” conclude Roberto Verdecchia.