CANISTRO – Anche in inverno il parco naturale della Sponga a Canistro è occasione per il rinfrancare dell’anima. Se si vuole staccare un pò la spina ed immergersi nella natura incontaminata è il luogo ideale per ricaricarsi. Il clima in questa stupenda cornice della valle Roveto, è freddo ma asciutto e lo scorrere dell’acqua non costituisce un rumore bensì una musica che sembra voler accompagnarci in un viaggio intriso di fascino. Il laghetto, i cigni che con il loro verso salutano il visitatore facendo spola nel bagnasciuga lungolago. In questa oasi di silenzio, la natura si presenta in tutta la sua grandezza, imponendo la discesa dell’acqua pura che invade, pervade il pendio e fino a scendere a valle, verso Canistro inferiore.
Le sorgenti della Sponga si trovano a circa 800 m. slm, anche se si ha la percezione di trovarsi almeno a quota mille. Sono situate all’interno di aree attrezzate per convivialità, e passeggiare in natura. Compagnia o solitudine, questo è il luogo ideale per ritrovarsi.
L’area del parco acquisisce la sua denominazione per l’appunto dal torrente La Sponga che genera cascate, due laghetti e dei ponticelli di legno consentono di attraversare le discese acquifere. E poi d’intorno faggi, castagni, querce ed altre tipologie di alberi costituiscono la forza del parco. La Sponga è una terminologia in vernacolo che trae origine da spugna, ossia dell’effetto che svolge la collina facendo scivolare l’acqua in una magia della natura.
Anticamente in queste zone era identificato il confine tra Regno di Napoli e Stato Pontificio, furono luoghi ideali per scorribande di briganti che erano soliti nascondersi tra le rocce traendo utilità dall’acqua ove potevano lavarsi, dissetarsi.
Oggi, l’area naturalistica è una vera ricchezza da visitare.