Avezzano. Le vicissitudini della ex Casa di Cura Santa Maria sono state ampiamente descritte e raccontate in questi anni su tutti i quotidiani dal fallimento 2008 fino ai giorni nostri. La casa di Cura Immacolata di Celano del gruppo Gemelli di Roma attraverso un’asta l’ha rilevata nel 2011. Il 30 Novembre 2011 durante un estenuante incontro iniziato alle 17,00 e ultimato alle due di notte del giorno dopo tra le parti in causa e cioè: CGIL, CISL E UIL da una parte, e la curatela fallimentare e i proprietari della Casa di Cura Immacolata dall’altra, si è pervenuti ad un accordo definitivo, con il quale veniva previsto il reintegro di 40 unità lavorative della ex S.Maria, non appena la Regione Abruzzo avesse autorizzato l’accredito dei 29 posti letto. A distanza di sei mesi la situazione è purtroppo pressoché bloccata. A denunciare tale stallo sono la responsabile generale cisl/fp, Alessandra Cerone e il responsabile cisl/fp sanita’ Giuseppe Capoccitti. “La vice Commissaria per la sanità Baraldi che aveva seguito tutto l’iter è andata via e nulla al momento è dato sapere. La preoccupazione per il personale che aspetta il reintegro è enorme. Tra questi vi sono Infermieri, Ausiliari amministrativi e Tecnici che tanto hanno lottato per la salvaguardia del posto di lavoro alla S.Maria e nonostante tutto non ce l’hanno fatta. Con l’accordo sottoscritto a Novembre scorso sembrava ormai che la luce in fondo al tunnel si fosse riaccesa ma purtroppo dobbiamo constatare che ancora così non è, oltretutto incombe la scadenza della cassa integrazione. La Cisl che ha seguito nel corso di questi anni tutta la vicenda fa un appello al nuovo Commissario alla sanità della Regione, affinché mantenga l’impegno preso dal commissario precedente e autorizzi l’accredito dei 29 posti letto alla Casa di Cura Immacolata di Celano in modo da salvare 40 posti di lavoro ed eviti nuove manifestazioni di protesta che vedrebbe scendere in campo persone ormai esasperate e sfinite da lotte precedenti”.