A cura di Diana Bertoncelli, Ginevra Del Giudice
Avezzano. Gli studenti del Vitruvio al cinema: il film “Dante” di Pupi Avati suscita riflessioni e dibattito E dopo due anni di stop, finalmente il cineforum riparte! In occasione dell’uscita del film “Dante” di Pupi Avati il cinema Astra di Avezzano apre le porte a più di 300 studenti del Liceo Scientifico “M. Vitruvio Pollione”: sono proprio i vitruviani i primi a riempire la sala mattutina.
“È una grande emozione per me vedere la sala piena di ragazzi, dopo così tanto tempo” commenta l’organizzatrice storica del cineforum del liceo, professoressa Barbara D’Angeli, che da anni si impegna nel portare i ragazzi al cinema, incoraggiandoli alla riflessione e al dibattito. Infatti, è proprio Giampaolo, uno dei vitruviani, con un interessante e coinvolgente intervento, a presentare il film: ce lo illustra come un focus sulla persona di Dante Alighieri, che si incentra sul suo lato più umano, mostrando agli spettatori quello che deve aver provato durante le sue esperienze giovanili. Queste sono raccontate in parallelo ai più celebri passi di Vita Nova, coinvolgendo lo spettatore ancor di più. Pupi Avati riesce dunque a conciliare perfettamente la poesia alla biografia del padre della letteratura italiana: e dopo anni di ricerche, studi e confronti con studiosi dantisti, il regista afferma, prima dell’inizio del film in una breve introduzione realizzata da lui stesso per il pubblico “In questa produzione vengono mostrati gli aspetti più intimi di Dante, che servono ad
avvicinare i giovani alla sua figura, in cui dunque possono identificarsi”.
È proprio questo umanizzarlo a suscitare curiosità negli spettatori, che magari per anni, dietro un banco di scuola l’hanno visto come una figura irraggiungibile, lontana secoli. Infatti, spesso le sue opere non vengono apprezzate come dovrebbero dagli studenti proprio per una mancanza di empatia nei suoi confronti. Per essere innovativi bisogna essere coraggiosi, difatti quella che si assume Pupi Avati è una grande responsabilità: propone una rappresentazione fragile ed emotiva della persona di Dante Alighieri, tralasciando forse l’impronta volitiva e coraggiosa del Dante politico, del Dante scrittore, tanto rinomata in Italia e all’estero. Ciò ha scatenato un dibattito tra gli studenti, a seguito della visione del film. Questo è uno dei motivi per cui il Liceo Scientifico tiene così tanto a questa attività: lo scopo del cineforum è infatti creare un dialogo costruttivo e coinvolgente riguardo diverse tematiche, al fine di stimolare sempre di più i ragazzi e permettere loro di arricchire il proprio bagaglio culturale.