Avezzano. Subito dopo la manifestazione per la salvaguardia del tribunale di Avezzano, si profilano i candidati per le prossime elezioni per il rinnovo dell’ordine degli avvocati. Si parla già, anche se non ufficialmente, di quattro possibili liste guidate da Leonardo Casciere, Antonello Di Mizio, Guido Ponziani e Roberto Di Pietro. Franco Colucci, attuale presidente, non potrà più essere rieletto allo scadere del secondo mandato, il 31 dicembre 2022, così come previsto dalla norma.
Nel mezzo della battaglia per salvare il tribunale avezzanese, che in mancanza di provvedimenti chiuderà i battenti il 31 dicembre 2023, ci sarebbero dunque ben quattro liste, cosa mai verificatasi in passato al Foro di Avezzano, pronte a sostituire Colucci.
In virtù dell’attuale situazione delicata, c’è chi, come lo storico avvocato Giovanni Marcangeli, richiama all’unità: “La grande manifestazione svoltasi a difesa e salvaguardia del tribunale di Avezzano che ha visto una massiccia partecipazione di parlamentari, consiglieri regionali, rappresentanti delle istituzioni e di categorie, di popolo e di studenti, oltre che di colleghi avvocati, mi offre lo spunto per sottolineare come l’avvocatura abbia la grande responsabilità di guidare ogni iniziativa nel prossimo futuro con il nuovo Parlamento ed il nuovo Governo. Salvo proroghe collegate con la scadenza di fine 2023 della permanenza in vita del tribunale, a gennaio si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del consiglio dell’Ordine degli avvocati e l’attuale presidente non potrà ricandidarsi, nel rispetto delle regole vigenti. Sono in preparazione, per quel che è dato di sapere, ben quattro liste, cosa più unica che rara nella storia del nostro Foro. Nel sacrosanto rispetto dell’ineccepibile esercizio di democrazia, trovo questo fiorire di liste e di gruppi separati, del tutto inopportuno nel difficile momento che viviamo. Quando la barca affonda, bisogna essere forti nell’unità e fare fronte comune e non possiamo prenderci il lusso di essere gli uni contro gli altri armati”.
“La città e la Marsica debbono confidare in una classe forense che sia armonicamente schierata a sostegno delle valide ragioni che, tra i quattro tribunali soppressi e non solo, vedono in Avezzano l’ufficio giudiziario con maggior numero di carichi civili e penali e di altri settori. Ritengo poi che all’esterno, verso la popolazione marsicana, la politica e le istituzioni, le categorie e le associazioni, occorra presentarsi certamente combattivi ma anche concordi e che quindi sia necessario compiere ogni sforzo per un coordinamento con l’impegno personale dei quattro candidati capolista. I politici nella manifestazione si sono impegnati a coordinarsi, al di là delle appartenenze, e a fare fronte comune per sostenere le ragioni dei quattro tribunali sub provinciali soppressi. Altrettanto debbono fare gli avvocati”, prosegue lo storico avvocato avezzanese.
“Questo è un appello all’unità dal cuore e dalla storia professionale di chi, dal 1970, opera nel Foro di Avezzano e si è sempre speso a vari livelli per il suo migliore funzionamento e la sua autorevole rappresentatività.
Infine, occorre sempre avere chiara la prospettiva, più volte affermata, che gli avvocati stanno combattendo una battaglia non solo a difesa della categoria ma soprattutto per la difesa di un’entità di vitale importanza per tutta la società marsicana”, conclude Marcangeli.
Va infine specificato che esiste l’ipotesi della prorogatio, prevista dalla norma e nata per sopperire all’esigenza di continuità delle funzioni, ovvero la possibilità che venga data una proroga all’attuale presidente Franco Colucci. In tal caso, Colucci rimarrebbe in carica qualche mese in più, così da portare avanti la battaglia per la salvaguardia del tribunale.