Magliano de’ Marsi. L’ex colonnello a capo del Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, Bruno Petriccione, è il nuovo presidente dell’Associazione Appennino Ecosistema.
Il nome di Petriccione è rimasto legato a inchieste importanti, come quella del devastante incendio del Morrone, dove per mesi ha lavorato sulla connessione con le concessioni di pascolo e di cui si attendono ancora gli esiti. Dallo scorso agosto Petriccione ha lasciato la divisa ma continua quella che per lui è sempre stata una missione: tutelare e difendere la natura.
“Assicurare la protezione degli ecosistemi e delle specie montane, con priorità assoluta rispetto alle attività umane nelle aree protette (a livello europeo, nazionale e regionale), utilizzando le migliori conoscenze scientifiche nel campo della ricerca ecologica”, è lo scopo dell’associazione che ha sede all’Aquila, di cui al momento Petriccione è anche direttore ad interim. Il suo è un lavoro quotidiano e fondamentale per la salvaguardia soprattutto delle aree protette e la sua consulenza è richiesta non solo in Abruzzo ma anche in tutta Italia e all’estero.
Di particolare interesse il capitolo sulla tutela penale della Natura e sulle prospettive del riconoscimento della soggettività giuridica di animali, piante, habitat ed ecosistemi contenuto nel suo libro “La protezione dei valori ecologici in Italia”, nel quale analizza la normativa nazionale ed europea posta a tutela della Natura vigente in Italia.
Argomentazioni che spaziano in tre argomenti molto differenti fra loro: la storia della protezione della Natura, i valori ecologici e la normativa ambientale. I temi affrontati nel libro sono quelli del paesaggio, delle aree protette, degli alberi monumentali, la Direttiva Habitat e la Rete Natura 2000.
La figura professionale di Bruno Petriccione
Nato all’Aquila nel 1960, Petriccione è laureato in Scienze Biologiche, con una tesi sulla flora e la vegetazione di altitudine del Parco Nazionale d’Abruzzo. Dopo pochi anni è diventato dottore di ricerca in ecologia, con una tesi sull’ecologia e la fitogeografia delle praterie alpine degli Appennini, poi specializzandosi in Gestione dell’ambiente naturale e delle aree protette, con una tesi su l’impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi montani delle aree protette degli Appennini Centrali.
La seconda laurea è arrivata nel 2017, in Servizi giuridici, con una tesi sulla storia della protezione dei valori ecologici in Italia.
Funzionario del Corpo Forestale dello Stato dal 1994, è stato coordinatore nazionale del Programma CONECOFOR (CONtrollo ECOsistemi FORestali) dal 1995 al 2009 e della Rete LTER-Italia (Long-Term Ecological Research Network- Italia) dal 2006 al 2009. E’ stato National responsible dei National Focal Points dei Programmi UN-ECE CLRTAP ICP Forests e ICP Integrated Monitoring of Ecosystems dal 1995 al 2009 e National Expert Reviewer del 4th Assessment Report dell’I.P.C.C. Climate changes 2007 (impacts, adaptation and vulnerability). È stato Co-chairman del Working Party 2 (Biodiversity assessment and change) del Network of Excellence ALTER-Net (A Long-Term Biodiversity, Ecosystem and Awareness Research Network), dal 2005 al 2009, esperto nazionale e referente per l’UN-ECE ICP Forests nell’iniziativa dell’Agenzia Europea per l’Ambiente SEBI2010 (Streamlining European Biodiversity Indicators by 2010), dal 2006 al 2009, Membro dell’Executive Committee della Rete LTER-Europe, dal 2008 al 2009, Chairman dell’Expert Panel “Standardization ad harmonization of ecological measurements” della Rete LTER-Europe, dal 2008 al 2009.
Dal 2009, è stato in servizio al Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato dell’Aquila. Dal 2010, all’Ufficio Territoriale per la Biodiversità dell’Aquila, responsabile delle attività di conservazione in situ ed ex situ della biodiversità, delle attività di educazione ambientale e della gestione delle Foreste Demaniali Regionali. Poi, dal 2016, nel Reparto Carabinieri Parco Nazionale Majella, con il grado di Tenente Colonnello. Dal 2018, infine, è stato in servizio al Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro (L’Aquila). È in quiescenza da agosto.
Petriccione è National Expert dell’U.N. Harmony with Nature Knowledge Network, dal 2019. Autore di 149 pubblicazioni scientifiche su flora, vegetazione, qualità ed impatto ambientale, gestione e pianificazione di aree protette, monitoraggio ed impatto dei cambiamenti climatici, su riviste italiane ed internazionali, ha redatto tre Guide escursionistiche, naturalistiche e storiche ai Regi Tratturi Pescasseroli-Candela, Castel di Sangro-Lucera e Celano-Foggia.
Alla scoperta della Riserva naturale orientata Monte Velino