Avezzano. “Voglio interloquire e stimolare l’amministrazione in una convergenza per il bene comune di questa città”. Con queste parole il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, ha benedetto la nuova giunta Di Pangrazio che ha accolto il religioso nella sala consigliare per iniziare un dialogo insieme. “Ci dà onore e gioia la sua presenza in Comune”, ha commentato il primo cittadino di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, “ci dà forza per affrontare nel modo migliore i problemi. Scegliere di fare il sindaco o l’assessore è per la voglia di mettersi a disposizone del prossimo e siamo anche disponibili a fare scelte impopolari”. Nel corso dell’incontro privato, prima della conferenza stampa, il sindaco ha parlato con il vescovo e il suo esecutivo dei principali problemi della città, tra cui quello legato ai pellegrini e agli sportivi che raggiungono il santuario di Pietraquaria. Per fronteggiare l’afflusso dei fedeli alla Madonna di Pietraquaria si è pensato di avviare uno studio per regolare l’affluenza e mettere a disposizione un bus navetta dalle 10 all’una che da Avezzano arrivi al santuario. Il vescovo, durante il suo saluto. ha sottolineato che “il bene della città deve realizzarsi con le convergenze di tutti”. E dopo aver annunciato la sua presenza in consiglio comunale ha chiarito: “Ho grande rispetto per l’autonomia della politica e non intendo operare sovrapposizioni di ruoli”, ha sottolineato il vescovo, “ma voglio però interloquire e stimorlare in una convergenza per il bene comune di questa città. Il bene comune è crescita umana di tutti, sociale e per quanto mi concerne spirituale. Non sono tempi facili per nessuna amministrazione. Quando si presentano i problemi, c’è quasi il pregiudizio che i problemi siano quelli tecnici, e riguardano uno scenario dentro cui tutti ci muoviamo, il prevalere della finanza sull’economia, la cosiddetta crisi. Non cercate la popolarità”, ha poi detto rivolgendosi al sindaco e agli assessori, e neanche il consenso, ma fate il bene delle persone, fatevi amare per il vostro impegno. Dove i meccanismi politici e sociali si stanno bloccando”, ha concluso, “il soggetto umano può spendersi come persona per cambiare la situazione esistente”