Dalle piattaforme di trading ai fondi comuni: oggi sono molteplici le forme di investimento, ormai anche al passo con la digitalizzazione e la tecnologia. D’altronde, il 2022 ha sancito l’avvio di un nuovo ciclo economico e finanziario, esattamente come ci si aspettava dopo i due anni di crisi causati dalla pandemia. Per fare un esempio, soltanto considerando il mercato immobiliare, stando ai dati pubblicati da Advisor Online, per l’Europa è stato un secondo trimestre da record. La ripresa, però, è accompagnata anche dalla crescita dell’inflazione, che pone chiaramente i risparmiatori nella condizione di chiedersi cosa possono fare per salvaguardare il proprio capitale e proteggerne il valore o, meglio ancora, per provare ad investirlo e farlo fruttare.
Non solo chi possiede ingenti capitali, infatti, ma anche i piccoli risparmiatori possono avvicinarsi, seppure con grande prudenza, all’affascinante, gigante e, a volte insidioso, mondo degli investimenti. Oggi più che mai, le possibilità per i piccoli investitori non mancano: a differenza di quanto avveniva in passato, è possibile investire anche piccole somme di denaro. Partire da un capitale di 10.000 euro, ad esempio, potrebbe rappresentare una buona base per pianificare una spesa cospicua o su cui costruire una solida disciplina di risparmio.
Forse sembrano pochi, ma talvolta, negli investimenti, più che il capitale di base assume fondamentale importanza la strategia con cui quei soldi saranno investiti. Tuttavia, non è semplice e ci sono diverse variabili da prendere in considerazione, ecco perché sarebbe necessario seguire il parere degli esperti. Moneyfarm ha stilato una guida su come investire 10.000 euro partendo da alcuni consigli basici in materia di risparmio e investimento, i quali indicano anche quali sono le modalità di investimento per tale somma. Gli investitori esperti, infatti, lo sanno bene, in quanto si tratta di una delle leggi fondamentali del mercato finanziario: investire comporta sempre dei rischi. Questi tendono inoltre ad aumentare a mano a mano che cresce la possibilità di ottenere guadagni elevati e, tanto più un investimento risulta rischioso, tanto maggiore sarà, in caso di andamento positivo, il guadagno.
Buoni fruttiferi postali, titoli di Stato, conto deposito, materie prime, criptovalute, investimenti immobiliari o Etf: le alternative sono tra le più disparate, ma, seppur con delle differenze a seconda di quanto si sceglie, le regole di base sono le stesse e vanno seguite se si vuole almeno limitare la propensione al rischio. L’orizzonte temporale, in primis, è un pilastro importante per poter iniziare ad operare una pianificazione, ma anche la diversificazione del portafoglio è una regola fondamentale, perché focalizzarsi su asset diversi aiuta a ottenere una performance complessivamente migliore e a bilanciare eventuali perdite. Il consiglio, ad ogni modo e a prescindere da qualsiasi scelta del risparmiatore, è sempre quello di rivolgersi a un consulente indipendente che sia retribuito solamente per i consigli che offre e non in base agli strumenti che inserisce in portafoglio. Solo così si può avere un quadro completo di ciò che si sta facendo, e si può agire in maniera serena gestendo il proprio capitale con consapevolezza.