Avezzano. “Una indagine di 7 anni fa e ipotesi di reati oggettivamente inesistenti”. Lo afferma il principale accusato, il primo cittadino Gianfranco Tedeschi che deve rispondere di turbativa d’asta e corruzione, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Avezzano su appalti al Comune di Cerchio in cambio di presunte regalie e che vede indagate 20 persone tra sindaci, amministratori, tecnici comunali e imprenditori locali. Il sindaco si dice “certo che nessun reato è stato commesso”.
“Prendo di nuovo atto che dopo sette anni di indagini”, afferma in una nota Gianfranco Tedeschi, “devo apprendere dai giornali le conclusioni. Ho verificato e si tratta dell’indagine aperta a marzo 2015, a cui fece seguito una perquisizione nella mia abitazione e al Comune di Cerchio il 24 ottobre 2016, tanto che per molti giorni l’attività posta in essere dalla procura fu argomento costante delle pagine dei giornali. Venni messo, come ormai prassi consolidata, sulla prima pagine dei giornali per molti giorni, insieme a molti altri amministratori, nonostante fossi certo che nulla era stato commesso di illecito e in molti casi nemmeno conoscevo l’argomento delle notizie che venivamo date dai giornali”.
“Credo sia doveroso precisare”, continua la nota di Tedeschi, “che nel merito della chiusura delle indagini, i fatti contestati non hanno nulla di illecito, tanto meno penale, ma piuttosto fanno parte di una regolare attività amministrativa, come avrà modo di accertare la magistratura. Sono passati sette anni, e oggi arriva la chiusura delle indagini, su ipotesi di reato che credo siano oggettivamente inesistenti e tra l’altro già chiuse. Quindi, fiducia totale nella magistratura. Purtroppo continua a far male l’elemento mediatico che anche in questo caso coinvolge persone che di fatto nulla hanno commesso di illecito”.
Si dice totalmente estraneo ai fatti che gli vengono contestati anche l’ex sindaco di Lecce nei Marsi, Gianluca De Angelis, che cade dalle nuvole riguardo a presunte promesse di “concedere autorizzazioni per il noleggio con conducente tramite una gara “fittizia” a una società in cambio “di una somma di danaro non meglio precisata”.
Tramite il suo legale, Leonardo Rosa, fa sapere che “la propria estraneità ai fatti riportati e precisa che durante il periodo del proprio mandato di rappresentanza cittadina, non ha mai rilasciato autorizzazioni di Ncc (Noleggio con conducente) ad alcuna società, tantomeno ha percepito regalie di sorta da chicchessia, riservandosi di agire in separata sede nei confronti di tutti coloro che risultassero responsabili del suo coinvolgimento.
Il legale ha inoltre aggiunto che “l’indagine risulta iscritta nell’anno 2015, ma De Angelis non ha mai ricevuto alcuna comunicazione, tantomeno avvisi di richiesta di proroga delle indagini”.