Avezzano. Quando ebbe l’incidente domestico la donna di Avezzano non avrebbe mai pensato che per risolvere il problema avrebbe dovuto soffrire molto. Per un semplice frattura del femore, infatti, si viene operati e poi si fa la riabilitazione. Ma per la paziente avezzanese, paraplegica e invalida al 100per cento, le cose sono andate diversamente. Dopo l’incidente la donna è stata trasferita ad Avezzano e poi, per carenza di posti letto, è stata portata subito a Sulmona. L’incidente è coinciso con l’entrata in vigore del Piano di riordino sanitario che prevedeva tagli in tutti gli ospedali della provincia. A Sulmona la donna ha atteso quattro giorni, ma non è stata operata. La famiglia, adirata per quanto sta è accaduto, ha chiesto ai medici perchè non veniva operata. La risposta è stata secca, a Sulmona non verrà operata. Nonostante il dolore e l’amarezza per come è stata trattata la donna, i familiari hanno contattato l’ospedale di Tagliacozzo dove la paziente nel giro di 24 ore è stata operata. “A Tagliacozzo sono stata subito operata dal dottor Sergio Iarussi”, ha spiegato la signora, “e poi per tre mesi ho osservato un programma di riabilitazione. Ringrazio sia il medico, sia il personale per la professionalità e la sensibilità che hanno usato con me. Chiedo invece giustizia per chi non ha avuto rispetto della mia malattia. Per questo ho scritto alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila per chiedere di prendere provvedimenti contro chi mi aveva trattato così”.