Chi acquista una moto, prima o poi ha il desiderio di aggiungere un tocco personale alla propria due ruote; spesso si tratta di dettagli estetici o di accessori aftermarket (ossia diversi da quelli di serie in dotazione al mezzo). Una delle modifiche che più spesso viene effettuata a tale scopo consiste nella sostituzione del terminale di scarico; questo tipo di intervento consente, da un lato, di conferire alla moto un aspetto diverso (tendenzialmente più sportivo); dall’altro, si può modificare leggermente il ‘sound’, un aspetto molto caro ai rider. La scelta di cambiare lo scarico della moto, però, non è semplice come potrebbe sembrare; per evitare problemi, è necessario scegliere un elemento sostitutivo adeguato, in possesso di determinate caratteristiche.
Cambiare lo scarico è legale?
Prima di vedere nel dettaglio quali fattori valutare per scegliere lo scarico aftermarket da montare al posto di quello di serie, è bene rispondere ad una semplice domanda: è legale sostituire lo scarico della moto? La risposta è ‘sì’; il perché lo spiega il Ministero dei Trasporto nella circolare ministeriale DCIVB/03 del 24/11/1997, con la quale il dicastero fornì una risposta alle “numerose segnalazioni di utenti, in merito alla problematica della sostituzione del dispositivo silenziatore dello scarico dei veicoli a motore”. In particolare, i motociclisti lamentavano “sanzioni applicate dagli organi di polizia nei casi di riscontrata “non originalità” del dispositivo”, ai sensi dell’articolo 78 del Codice della Strada.
L’articolo in questione sancisce che, in caso di “modifiche alle caratteristiche costruttive o funzionali, ovvero ai dispositivi d’equipaggiamento indicati negli articoli 71 e 72”, il veicolo deve essere sottoposto a visita presso la Motorizzazione. In effetti, l’articolo 72 menziona “dispositivi silenziatori e di scarico” ma, come sottolinea la circolare ministeriale, un intervento di sostituzione “si configura evidentemente quale circostanza diversa” dalla modifica delle caratteristiche funzionali e costruttive del veicolo.
Come scegliere lo scarico sostitutivo
Ci sono diversi parametri da tenere in conto quando si valuta lo scarico da acquistare aftermaket per montarlo sulla propria moto al posto di quello originale.
Il dispositivo deve essere anzitutto omologato, come sottolineato anche dalla circolare ministeriale citata in precedenza. In secondo luogo, il nuovo terminale, si legge, “deve comunque consentire il rispetto del valore massimo di rumore indicato nella carta di circolazione”. Per verificare l’omologazione è necessario controllare non solo i documenti di cui è corredato lo scarico, ma anche accertarsi che sul corpo del dispositivo siano stampigliati i codici ufficiali (E5 oppure E9, a seconda se il catalizzatore è integrato o meno).
Non meno importante è la qualità delle componenti che si sceglie di acquistare. Lo scarico è anche un elemento funzionale e deve rispettare standard costruttivi elevati. Il consiglio, quindi, è quello di prediligere prodotti di marchi affidabili e di consolidata tradizione, meglio se specializzati e altamente settoriali. In tal senso, gli scarichi Arrow sono un’ottima opzione, anche per la possibilità di reperirli online, tramite un e-commerce come omniaracing.net.
Naturalmente, il terminale deve essere anche compatibile con la moto su cui verrà assemblato. A tal proposito, è possibile avvalersi di portali specializzati sia per valutare le tante opzioni disponibili sul mercato sia per accertarsi che un dato modello sia compatibile con un determinato tipo di moto.
Infine, subentra il parametro prettamente estetico. Da questo punto di vista, il gusto personale è l’unica discriminante rispetto alle tante possibilità di scelta. Gli scarichi che più attirano l’attenzione dei motociclisti sono quelli in titanio con finitura cromata, oppure i modelli di dimensioni maggiori o una linea più pronunciata rispetto ai corrispettivi di serie, tali da avere un impatto estetico notevole sul profilo dell’intera fiancata.