Carsoli. La frana sull’A24 deve essere al centro di un tavolo tecnico per trovare subito soluzioni concrete e avviare gli interventi. A una settimana dalla caduta dei massi sull’autostrada Roma – L’Aquila tra le uscite di Vicovaro – Mandela e Carsoli – Oricola la situazione sembra essere ferma. Strada dei Parchi ha trovato una soluzione tampone e riaperto il traffico istituendo il doppio senso di circolazione in carreggiata opposta (Roma – Teramo/L’Aquila), ma c’è bisogno di far partire i lavori di consolidamento del costone roccioso.
Il maltempo sembra essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Martedì scorso, infatti, dei massi di diverse dimensioni si sono staccati da un’altezza di 200 metri circa e dopo aver sfondato la rete di protezione sono finiti fin sulla carreggiata urtando anche un’auto della Finanza che si trovava a transitare in quel momento. Non ci sono stati danni agli automobilisti, ma poteva accadere il peggio. Strada dei Parchi, con il supporto del gruppo Toto, ha chiuso l’arteria nel tratto interessato dirottando il traffico sulla Tiburtina e creando un muro di contenimento in cemento per evitare che eventuali nuovi smottamenti potessero cadere lungo la carreggiata. La soluzione, però, è temporanea e si attende l’intervento del Comune di Roviano, che territorialmente è competente per quell’area, così da mettere in sicurezza il costone e riaprire entrambe le carreggiate al traffico.
Il Comune di Roviano ha effettuato dei giorni scorsi dei sopralluoghi ma la situazione è piuttosto critica. “A seguito della segnalazione della caduta di massi lungo il chilometro 40 dell’A24”, ha commentato il primo cittadino, Mattia Folgori, membro del comitato dei sindaci abruzzesi e laziali contro il caro pedaggi e la sicurezza di A24 e A25, “ci siamo attivati, parallelamente ai tecnici di Strada dei Parchi per individuare i punti di distacco del pietrame, in una situazione difficile data dalle giornate di maltempo e dalle aree interessate che si estendono in ripidi pendii che salgono fino alla montagna in zone inaccessibili a ogni mezzo meccanico e raggiungibili esclusivamente a piedi. Da una prima ricognizione effettuata sotto la pioggia battente sono stati individuati dei punti potenziali di distacco a circa 210 metri dalla sede autostradale e a 80 metri a monte dell’elettrodotto spostato circa venti anni fa su quell’area, che cammina parallelo all’asse autostradale. Parliamo di un’area stimata in via preliminare su dati catastali superiore ai 70.000 metri quadri”.
Serve un tavolo tecnico secondo il sindaco di Roviano, Folgori, per affrontare e risolvere il problema. Il primo cittadino del Comune in provincia di Roma, ha subito lanciato l’sos chiamando a raccolta tutti gli attori. “È necessaria l’apertura di un tavolo tecnico istituzionale per trovare soluzioni concrete che non possono essere rimesse esclusivamente in capo all’ente comunale”, ha precisato Folgori, “il Comune di Roviano non può essere lasciato da solo. Qualora si rendesse necessario procedere a un intervento di messa in sicurezza di tutta l’area, il Comune è nell’impossibilità economica di sostenere un intervento così importante. Abbiamo appreso che l’area è stata più volte segnalata al ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, ma nel nostro Comune, che a oggi è il solo chiamato a risolvere le conseguenze di pesanti responsabilità che a vario titolo incombono su vari soggetti pubblici e privati, non sono presenti comunicazioni in merito. Auspichiamo la convocazione in tempi brevi di un tavolo tecnico alla presenza del ministero, della Regione Lazio, della prefettura, di Roma Capitale e di Strada dei Parchi, per individuare soluzioni efficaci e risorse necessarie per le opere di salvaguardia. Non ci tiriamo indietro, ma non possiamo camminare da soli”.