Rocca di Mezzo. Neve rossa tutto intorno al Rifugio Sebastiani, a Rocca di Mezzo, per via del vento che in questi giorni ha portato la sabbia dal deserto dell’Africa fino ai monti d’Abruzzo.
Precisamente la neve è rossa per via dei venti meridionali che hanno accompagnato la pioggia caduta a tutte le quote. Siamo di fronte, dunque, a una vera e propria “neve sahariana”.
A lavoro in tutta l’area del Rifugio Sebastiani, molto frequentata dagli amanti della montagna in versione invernale, i carabinieri del servizio MeteoMont che si occupano quotidianamente del monitoraggio della neve in quota e non, per redarre poi i bollettini divulgati sul sito istutuzionale e nella app, utile ai fruitori della montagna, affinché si muovano in sicurezza.
I rilievi sono statieseguiti a monte del Rifugio Sebastiani, a 2250 metri di quota. La condizione trovata è quella di una “neve primaverile”, bagnata, per via della pioggia caduta e “colorata” dai venti meridionali che hanno portato la sabbia sahariana. È così la neve che si è tinta di rosso.
In quota è stata rilevata una “minima attività valanghiva spontanea” ed è stato riscontrato un grado di pericolo stimato come “debole 1”.
Si tratta di una situazione nel complesso stabile perché la pioggia, sebbene abbia umidificato il manto nevoso, per ora non lo ha appesantito.
Nelle prossime ore è previsto un calo delle temperature che giocherà a favore della stabilità del manto nevoso però successivamente, da domani pomeriggio, cadrà neve nuova. E questa invece potrebbe determinare qualche “problema”.
Il monitoraggio ha interessato le alte quote che insistono sul sito valanghivo che incombe sul Rifugio Sebastiani, nella zona fra i Piani di Pezza e il Monte Velino. Non lontano quindi dal sito valanghivo che provocò la tragedia del Monte Velino dello scorso anno.
L’organizzazione del Servizio MeteoMont dell’Arma dei carabinieri
Il decreto legislativo n. 177 del 19 agosto 2016 attribuisce all ‘Arma dei Carabinieri “il controllo del manto nevoso e la previsione del rischio valanghe, nonché le attività consultive e statistiche ad essi relative”. Tale funzione è assolta dal Servizio METEOMONT CARABINIERI che svolge i seguenti compiti:
- monitoraggio meteonivometrico, della stabilità del manto nevoso e degli eventi valanghivi;
- analisi dei dati raccolti ed elaborazione del bollettino di previsione del pericolo valanghe;
- allertamento del pericolo valanghe a supporto del Servizio Nazionale di Protezione Civile per la valutazione del rischio in aree antropizzate e controllate (strutture, infrastrutture, strade, centri abitati, ecc.);
- informazione pubblica del pericolo in aree non antropizzate e non controllate (alte quote, aree a funzione turistico-ricreativa e sportiva);
- gestione e aggiornamento delle banche dati storiche (Banca dati meteonivometrica, Catasto e Cartografia delle valanghe presenti nel Sistema Informativo CSIFA).
- aggiornamento delle procedure di valutazione e di elaborazione dei bollettini di previsione del pericolo valanghe agli standard europei definiti dall’EAWS (European Avalanches Warning Services) ed internazionali (WMO).
La rete di monitoraggio e valutazione del pericolo valanghe del METEOMONT CARABINIERI è composta, a livello centrale, dalla sezione Meteomont della Sala Operativa del Comando Generale, che certifica e pubblica i dati meteonivometrici e il Bollettino di previsione del pericolo valanghe sul sito web https://meteomont.carabinieri.it – e sull’App Meteomont.
A livello periferico, è composto da:
- Stazioni meteonivologiche tradizionali (SMT), gestite dai Reparti CC Forestale presso i quali operano unità qualificate Osservatore meteonivometrico
- Nuclei itineranti di rilevamento, composti da unità qualificate Esperto neve e valanghe e / o Previsore neve e valanghe;
- pattuglie NEVEMONT svolte dai Reparti CC Forestale nel corso dell ‘ordinaria attività d’istituto;
- Stazioni meteorologiche automatiche, gestite dai Comandi Regione Carabinieri Forestale;
- Centri Settori Meteomont attivati, sul piano effettivo, nell’ambito dei Reparti CC Forestale e gestiti da un Coordinatore.
I dati ed i bollettini pubblicati quotidianamente sono sottoposti ad processo interno di controllo qualità del dato che si articola nelle fasi di acquisizione e controllo da parte degli osservatori e degli esperti valanghe, validazione dei previsori valanghe e certificazione della Sezione Meteomont. Il bollettino di pericolo valanghe viene pubblicato tutti i giorni alle ore 14:00 e fornisce le previsioni per le successive 48 e 72 ore.
Ai sensi della “Direttiva valanghe” del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 agosto 2019, l’Arma stipula convenzioni con le Regioni al fine di supportare ulteriormente i Centri Funzionali di protezione civile con attività specialistiche di settore nel delicato compito di valutare i rischi e le criticità connesse agli eventi valanghivi.