Avezzano. “Il vicesindaco di Avezzano Domenico Di Berardino, il presidente dell’Uncem regionale Lorenzo Berardinetti, il commissario della Comunità Montana “Montagna Marsicana”, Gianluca De Angelis, facciano squadra e chiamino a raccolta i sindaci della Marsica, coinvolgano la Provincia, la vice presidente dell’Ance Roberta Palermini, Francesco D’Amore presidente Cna Marsica, Carlo Rossi, direttore della Confesercenti L’Aquila, Giuliano Montaldi presidente della Confcommercio Avezzano, l’0rdine degli ingeneri, degli architetti, dei geometri, le agenzie immobiliari, i rappresentanti sindacali e di categoria di CGIL,CISL, UIL ,UGL, Confagricoltura, Coldiretti, CIA, l’Unione Industriali, l’Arap e le associazioni portatrici di interessi collettivi, diffusi e generali”.
Augusto Di Bastiano commenta così la chiusura degli uffici del catasto ad Avezzano.
“In periodi così difficili è miopia allontanare i servizi dai cittadini, i servizi on line sono una grande risorsa, si valutino la qualità di questi servizi in tutta la nostra provincia, ma non possono sopperire ad un servizio complesso come quello che offre l’Ufficio del Catasto”, scrive Di Bastiano, del centro giuridico del cittadino, “in queste scelte devono avere ruolo e condividere il rafforzamento dei servizi territoriali anche la Citta dell’Aquila e l’Ente Provincia. L’accentramento dei servizi è un danno per tutti, la tutela dei servizi per le zone interne serve come il pane per tenere il territorio in coesione. Tuttavia le scelte vanno nell’esatto contrario di quello che si va predicando per la tutela delle aree montane: dopo non chiediamoci perché i nostri comuni perdono abitanti perché i boschi, i territori montani ed abbandonati non vengono curati, perché le fasce pedemontane sono in stato di semi abbandono”.
“A seguire riporto alcuni passaggi presi dal documento dello Stato Italiano su Strategia nazionale per le Aree interne: definizione, obiettivi, strumenti e governance”:
Accordo di Partenariato 2014-2020
“La sopravvivenza delle aree interne passa per la presenza dell’uomo, una rinnovata strategia per le Aree interne ha come obiettivo ultimo, l’inversione del trend demografico, sia in termini di numero di residenti, sia in termini di composizione per età e natalità. “
“la popolazione è rimasta stabile o è cresciuta; dove i Comuni hanno cooperato per la produzione di servizi essenziali; le risorse ambientali o culturali sono state tutelate e valorizzate,”
“la strategia nazionale per le Aree interne è la qualità della vita delle persone: uno sviluppo intensivo, con l’aumento del benessere e dell’inclusione sociale di chi vive in quelle aree”
“Un elemento da considerare in una prospettiva nazionale è il basso grado di accessibilità ai beni di base – sanità, istruzione, mobilità, cui oggi si deve aggiungere la connettività virtuale (accesso ad internet) – per la popolazione residente”
“la stella polare della strategia: inversione e miglioramento delle tendenze demografiche ( riduzione dell’emigrazione da queste aree; attrazione di nuovi residenti; ripresa delle nascite”
“Il carattere nazionale della Strategia è segnato anche da un ulteriore previsione. I Comuni partecipanti a ogni area-progetto realizzeranno infatti forme appropriate di associazione di servizi (o, quando lo riterranno, unioni o fusioni) funzionali alla sostenibilità di lungo periodo della strategia e tali da allineare pienamente la loro azione ordinaria con i progetti di sviluppo locale finanziati”.
Leggi anche:
Chiusura catasto Avezzano, incontro urgente all’Aquila con Di Berardino e Cosimati
Chiudono gli uffici del catasto di Avezzano, insorge la Cna: “Ennesima azione scellerata”