Tagliacozzo. Un’intervista a tu per tu con Franco Salvatori, professore di origine tagliacozzana, candidato consigliere a Roma nella lista civica “Gualtieri Sindaco”, alle prossime elezioni del 3 e 4 ottobre.
Salvatori dal 1993 è titolare della cattedra di Geografia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, facoltà di cui è stato preside dal 1994 al 2007.
Abruzzese trapiantato a Roma con il cuore sempre alla sua città d’origine. In che modo se verrà eletto rappresenterà gli abruzzesi nella capitale?
Anzitutto ricordando che un secolo di emigrazione dall’Abruzzo verso Roma è stato un contributo fondamentale nel costruire l’identità cittadina e, soprattutto, nel favorirne lo sviluppo con il sudore e l’impegno intellettuale di intere generazioni. Più concretamente, però, vorrei impegnarmi nel fare in modo che, anche a livello istituzionale, venga stabilito un tavolo di lavoro che consideri essenziale per Roma un mutuo lavoro con la Regione Abruzzo volto alla progettazione di più intense relazioni sia sul piano infrastrutturale, imprenditoriale e culturale.
Roma è una delle città dove ci sono più abruzzesi. Parliamo di persone partite per lo più nel secondo dopo guerra per fare fortuna nella capitale. Nessuno però ha mai rotto i legami con i propri paesi d’origine. Come lo spiega questo legame?
Ognuno di noi ha un rapporto affettivo forte con i luoghi della propria formazione. È quello che i latini chiamavano amor loci. È il legame con le proprie radici, con l’humus che ha alimentato la pianta in crescita e che rimane per sempre nel percorso della propria vita. Questo è particolarmente forte per gli Abruzzesi che hanno le radici in territori rocciosi, duri, che sono resistenti alla radicazione ma lo sono ancor di più alla eradicazione. Ciò non solo sul piano affettivo, ma si traduce anche sul piano comportamentale attraverso forme di attaccamento operativo e non soltanto nostalgico.
Roma e l’Italia intera si stanno preparando per l’arrivo dei fondi del piano di ripresa e resilienza. In che modo secondo lei i finanziamenti europei potranno contribuire allo sviluppo della capitale e dell’Abruzzo?
Il PNRR è la chiave di volta della Seconda Ricostruzione italiana, dopo anni di stagnazione e di declino. Per quanto riguarda Roma, l’obiettivo principale deve essere quello di riportare la città a un livello di competitività globale che recuperi l’universalismo ereditato dalla sua storia lunga. Per quanto riguarda l’Abruzzo, il problema principale da affrontare è quello del declino, dello spopolamento, della mancanza di prospettive per le aree interne e per le giovani generazioni che ancora resistono. In questa direzione fondamentale è l’innalzamento dei livelli di connettività territoriale e dei servizi per le famiglie e per l’imprese.
Si parla spesso dei collegamenti tra l’Abruzzo e la capitale e dei disagi quotidiani dei pendolari. C’è a suo avviso la possibilità di un riscatto per questa linea ferroviaria spesso dimenticata?
Il riscatto del collegamento ferroviario Tirreno-Adriatico, Roma-Pescara, non solo è possibile ma è indispensabile proprio per evitare la perdurante marginalizzazione dell’Abruzzo interno e, di conseguenza, per accrescere la competitività sia della fascia costiera abruzzese sia dell’area metropolitana romana.
Docente universitario, appassionato di storia e amante dell’Abruzzo. Perché un abruzzese a Roma dovrebbe votare per lei?
Per l’orgoglio di vedere, nel Consiglio Comunale di Roma, un abruzzese che ama Roma quanto ama l’Abruzzo. Non è la prima volta che questo accadrebbe – ci sono stati esempi illustri già in passato – ma mi pare che in questo momento storico una tale presenza sia essenziale perché, come detto, c’è da favorire la Seconda Ricostruzione con il piano coinvolgimento di Roma e dell’intera regione abruzzese.
Chi può votarla e come?
Possono votarmi tutti i cittadini romani iscritti alle liste elettorali. Occorre recarsi a votare e tracciare, sulla scheda azzurra, un segno sul simbolo della Lista Civica Gualtieri Sindaco e indicare come preferenza SALVATORI. La mia candidatura, infatti, è per il Consiglio comunale a sostegno di Roberto Gualtieri per la carica di Sindaco. La personalità più qualificata, a mio avviso, per realizzare gli obiettivi che ho indicato avendo, oltretutto, legami familiari in Abruzzo.