Avezzano. Assolto dopo 4 anni di processo con l’accusa di ricettazione. Nei guai un tecnico informatico e rivenditore di computer avezzanese, rinviato a giudizio a termine delle indagini con l’accusa di essersi impossessato di un Mac che a marzo del 2015 era stato rubato dal punto vendita Mediaword di Avezzano, mente si trovava esposto.
Nonostante il punto vendita fosse dotato di un sistema di sorveglianza, non era stato possibile identificare gli autori del furto. Tuttavia, attraverso la verifica dello stato di attivazione del computer e del relativo indirizzo Ip, le indagini avevano consentito rintracciare e identificare, con il coinvolgimento ed il coordinamento con la Procura della Repubblica di Roma, l’acquirente finale, le cui dichiarazioni avevano portato dritti al tecnico marsicano di 40 anni.
L’utente aveva infatti dichiarato di aver comprato il computer dall’avezzanese che lo aveva messo in conto vendita dopo averlo ricevuto da un giovane straniero. Aveva anche controllato tramite il numero seriale della apple per verificare se fosse stato rubato o meno e tutto risultava in regola. Infatti non era mai stata fatta la segnalazione alla Apple dalla polizia o dal punto vendita.
I difensori dell’imputato, Stefania Di Simone e Luigi D’Ignazio, attraverso indagini difensive svolte, sono riusciti a dimostrare la totale insussistenza del reato, portando all’assoluzione del proprio assistito da parte del giudice monocratico di Avezzano, dopo ben quattro anni di processo. Secondo la difesa, infatti, il negoziante accusato non poteva sapere che quel computer portatile fosse rubato visto che il numero seriale della Apple risultava in regola.