Avezzano. “Sono addolorato che il fido Alfatti Appetiti e il gruppo aquilano di Fratelli d’Italia, e in particolare l’assessore regionale Guido Quintino Liris, abbiano mal compreso le mie parole. La risposta al baldo garzone, nonché ‘dipaboys’, Maurizio Bianchini era sicuramente dovuta visto l’attacco personale ingiustificato (ricordo che la nota non era firmata da Genovesi, ma dal centrodestra). In ogni caso ritengo giusto, come scritto già altre volte giocare a carte scoperte e poiché i ‘fratellini’, molto confusi in questo momento, non lo fanno, toccherà ad altri farlo”.
È un fiume in piena il coordinatore della Lega della provincia dell’Aquila e consigliere comunale di Avezzano, Tiziano Genovesi, che replica a Roberto Alfatti Appetiti, coordinatore comunale di Fdi di Avezzano, entrato a gamba tesa nella polemica innescata dalle parole del componente dello staff del Comune ed ex coordinatore di Forza Italia Bianchini.
Genovesi rimanda al mittente le accuse contenute nella nota. “Non ho insultato nessuno e non ho insinuato alcuno scenario di fantapolitica”, sottolinea il leghista in una nota, “parola inflazionata per i ‘fratellini’ e utilizzata ogni volta che viene scoperto qualche altarino. Se è vero che l’assessore regionale è tenuto ad essere presente in tutta la provincia in virtù della delega alle aree interne, è altrettanto vero che sarebbe opportuno, corretto e rispettoso verso la coalizione, avvisare anche i rappresentanti del centrodestra delle sue visite e non solo il sindaco civico di centrosinistra. Liris continua indisturbato nelle sue scorrettezze istituzionali ma non è chiaro il motivo: qualche detrattore potrebbe pensare che Giovanni Di Pangrazio abbia posto veti in questo senso al componente dell’esecutivo regionale in virtù di un accordo politico”.
Accordi che secondo Genovesi “è lecito pensare che esistano”. “Punto primo”, precisa l’esponente comunale del partito di Matteo Salvini, “il gruppo di Fdi in Comune vota quasi sempre a favore dell’amministrazione pur essendo in minoranza, non fa opposizione di alcun genere, facendo emergere uno sbilanciamento evidente sulle posizioni della maggioranza. Punto secondo: addirittura un soggetto candidato nella ormai nota lista ombra di Fdi creata ad hoc a sostegno del sindaco sospeso è stato assunto all’interno del gruppo consiliare di Fdi in Regione e questa è una contraddizione scandalosa”.
E il caso Cosimati? “Nessuno stranamente ne parla più”, spiega ancora il coordinatore del Carroccio, “ma non si può far passare come una cosa normale che un consigliere di minoranza (in teoria almeno), all’anagrafe Iride Cosimati, capogruppo di Fdi, sia stato nominato presidente della Commissione Vigilanza, è lecito avere dei dubbi sul fatto che la maggioranza abbia voluto fortemente lei a presiedere proprio la Commissione che ha il ruolo più delicato all’interno del Comune. I nodi verranno al pettine e il tempo è sempre galantuomo in questi casi, ma i cittadini di Avezzano devono capire la geografia politica. Le posizioni, giuste o sbagliate, devono essere chiare. Del resto, se solo per dare o meno un ‘ok’ a una nota congiunta ci vogliono 48 ore, come accaduto proprio al buon Alfatti Appetiti, mi chiedo come si possa dare risposte celeri alla popolazione. Eppure, lo stesso coordinatore comunale per scrivere, di proprio pugno si spera, una nota a difesa di Liris, senza che nessuno lo abbia attaccato tra l’altro, ci ha messo pochissimo. Evidentemente il tempo è sempre più relativo per i ‘fratellini’, o forse semplicemente a L’Aquila non avevano troppe cose da fare ed erano più liberi”.
Infine, il coordinatore provinciale si chiede se chi ha scritto con tanta veemenza la nota a difesa dell’assessore regionale, sia la stessa Fdi che nei mesi scorsi intimava a Liris di non varcare Tornimparte. “Evidentemente no!”, conclude.