Avezzano. Settembre 2020: l’inizio di un nuovo anno scolastico pieno di punti interrogativi e di regole che sembrano pesare sulla gestione e sulla qualità delle relazioni nella classe. I docenti però non si scoraggiano. Sì, proprio loro, quelli che sanno trasformare le difficoltà in opportunità.
E così, con la complicità della preside Fabiana Iacovitti dell’istituto “G. Mazzini” di Avezzano, l’insegnante Emma Francesconi ha fatto nascere dal nulla un progetto di teatro del tutto nuovo che cammina lungo i giorni insieme ai bambini: li fa parlare, incontrare, raccontare, costruire, emozionare con strumenti nuovi, semplici, diversi che non sono percepiti come alternativi e limitanti ma come motivanti e ricchi di esperienze da scoprire. Dietro uno spettacolo c’è un mondo di relazioni e c’è un lavoro didattico che abbraccia in modo interdisciplinare tante attività, tante conoscenze e tante competenze. Il prodotto finale è un racconto da far vivere e da condividere con il pubblico, un pubblico che, in questo anno scolastico, non c’è. O, almeno, non c’è fisicamente. In questo laboratorio il pubblico è ogni persona che guarda il video proposto, che si lasci rapire dalla storia, che sappia ancora emozionarsi e che, solo alla fine, riesca a immaginare il lavoro che c’è dietro, quello più bello: l’interazione, lo scambio, la delicata influenza attraverso l’esperienza sui bambini, le Persone che gli insegnanti hanno avuto il privilegio di incontrare. Il video realizzato dai bambini della 2A è imperfetto: la mano trema, il cellulare della maestra non di alta qualità, i rumori del corridoio, la presa diretta, il microfono preso con i punti, un bambino di 7 anni alle musiche, ma la maestra Emma Francesconi ha evitato volutamente il più possibile di avvicinarsi alla perfezione di un video preconfezionato, avvicinandosi invece ai cuori reali che battono a teatro e alla tensione emotiva della prima di uno spettacolo. In un anno scolastico con grandi limiti e confini fisici e psicologici, con un telefonino e una scatola di cartone, i bambini si sono impegnati ed emozionati in un vero laboratorio teatrale in cui hanno scritto il testo teatrale, hanno disegnato, ritagliato e costruito i loro io di carta e le scenografie. Sono stati attori e tecnici del suono e delle luci nella loro scatola del teatro. Questo è stato il loro magico compito di realtà e di… irrealtà. Di seguito il video: