Celano. E’ stata confermata dal Prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, la sospensione dalla carica di sindaco di Celano a Settimio Santilli alla luce del provvedimento di divieto di dimora in città disposto dal tribunale del riesame dell’Aquila che ha revocato la misura dei domiciliari.
In sostanza, secondo il prefetto, se Santilli non può raggiungere la sede di Celano, non può amministrare e svolgere le funzioni di sindaco e quindi resta sospeso fino a quando il provvedimento non sarà revocato. Il sindaco è di fatto ancora in carica.
Il prefetto ha “premesso che, con provvedimento numero 11022 del 22 febbraio 2021 è stata dichiarata la sospensione di diritto di Settimio Santilli dalla carica di Sindaco del Comune di Celano ai sensi dell’articolo 11 comma 2 del Decreto Legislativo 31 dicembre 2012, a seguito dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Avezzano il 15 febbraio 2021”, aggiungendo che
“il 12 marzo 2021 è stata emessa dal tribunale del riesame dell’Aquila l’ordinanza che ha disposto nei confronti di Settimio Santilli la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con il divieto di dimora nel Comune di Celano”.
Secondo il commissario prefettizio,
“l’articolo 2 comma 2 del Decreto Legislativo prevede che la sospensione di diritto consegue quando è disposta l’applicazione di una della misure coercitive di cui all’articolo 283 del codice di procedura penale, quando il divieto di dimora riguarda la sede dove si svolge il mandato elettorale”.
Ha quindi accertato che nel caso del sindaco Santilli
“sussistono i presupposti per la sospensione dalla carica ricoperta” e ha confermato di conseguenza “la vigenza della sospensione di diritto, a termini di legge, dalla carica di sindaco, fino al perdurare della misura”.
Il commissario ha così incaricato il segretario comunale reggente a scavalco di “dare urgente comunicazione del presente atto ai consiglieri del Comune di Celano”.