Avezzano. Rapido aumento dei nuovi casi di coronavirus in Abruzzo: 526 quelli accertati nelle ultime ore. Per vedere numeri così elevati bisogna tornare indietro al 30 novembre. In aumento i ricoveri. Le zone più colpite sono ancora una volta Pescara e l’area metropolitana.
“Stimiamo che il 40% dei casi di coronavirus emersi a Pescara negli ultimi giorni sia dovuto ad una variante, molto probabilmente quella inglese, che sta circolando rapidamente sul territorio. Potrebbe essere questa la spiegazione della crescita dei numeri”, dice all’Ansa il direttore del laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’Università di Chieti, Liborio Stuppia. “La variante inglese è più contagiosa: tutto questo non deve portare al panico, ma all’estrema prudenza”, ricorda l’esperto. Il laboratorio di Chieti è uno dei due individuati dalla Regione Abruzzo per il sequenziamento del virus; l’altro è l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise. L’esperto sottolinea che a Pescara “si iniziano a vedere focolai grandi” e che sul fenomeno “potrebbe aver inciso il collegamento aereo con Londra”.
“Dal 20 dicembre, nell’area Pescara Chieti, abbiamo accertato 160 casi di variante, che sta crescendo molto sul territorio, e altri 25 solo ieri”, dice ancora il direttore del laboratorio, annunciando “uno studio approfondito, sui dati di oggi e di domani, che verrà condotto a livello nazionale e, quindi, anche in Abruzzo, per analizzare la situazione, su indicazione dell’Istituto Superiore di Sanità”. I 526 nuovi casi sono emersi dall’analisi di 5.161 tamponi molecolari: è risultato positivo il 10,19% dei campioni. La percentuale scende al 7% se si considerano anche i 2.321 test antigenici eseguiti. Per il quarto giorno consecutivo aumentano in modo significativo i ricoveri, che passano dai 474 di ieri ai 499 di oggi (+25), valori analoghi a quelli di tre settimane fa. Si registrano anche sei decessi: il bilancio delle vittime sale a quota 1.488.
I nuovi positivi hanno età compresa tra un mese e 95 anni. Quelli con meno di 19 anni sono 114. I sei decessi, due dei quali relativi ai giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl, riguardano persone di età compresa tra 51 e 87 anni. In aumento gli attualmente positivi, che sono 224 in più, per un totale di 10.243 persone: 452 pazienti (+25 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 47 (invariato, con 3 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 9.744 (+199) sono in isolamento domiciliare. Dei 526 nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime ore in Abruzzo, 218 riguardano l’area metropolitana Chieti Pescara. Solo nel capoluogo adriatico sono 115 i nuovi casi, dato record degli ultimi mesi. Ancora una scuola chiusa a Pescara, a causa di numerosi casi di Covid-19 tra studenti, docenti e collaboratori scolastici. Si tratta della primaria ‘Colli’, dell’Istituto comprensivo ‘9’, che resterà chiusa fino al 17 febbraio: scatta per tutti la quarantena obbligatoria. Si va ad aggiungere alle altre scuole della città già chiuse dal sindaco, mentre casi di positività e classi in quarantena si registrano nella quasi totalità degli istituti. I gruppi di centrosinistra al Comune chiedono la chiusura totale delle scuole approfittando dei giorni del carnevale. Mentre si susseguono incontri e vertici sul tema, visto il rapido aumento dei contagi, non sono escluse misure più drastiche.
Preoccupano i contagi nell’area Pescara Chieti e i giovani che arrivano in pronto soccorso. E sulla possibilità di un immediato cambio di colore della regione, Marsilio sottolinea che il rischio c’è. E l’aumento piuttosto costante dei contagi (ieri oltre 500) sta ponendo le basi per una recrudescenza del fenomeno. Dunque già con l’osservazione di oggi, la cabina di regia potrebbe riportare l’Abruzzo immediatamente in arancione. Preoccuazione è stata espressa dalle categorie della ristorazione, che si troverebbero nuovamente a chiudere i locali.