Massa d’Albe. Nei giorni scorsi i carabinieri forestali di Avezzano, in collaborazione con il 16esimo Nucleo Elicotteri Carabinieri di Rieti, hanno svolto servizi di controllo del territorio e hanno evidenziato che, in una vasta cava di Massa d’Albe, tra i diversi cumuli di materiale estratto, vi erano numerosi rifiuti speciali depositati a terra. Pneumatici in disuso, contenitori di oli esausti, materiali di risulta da demolizioni erano abbandonati in aree che sarebbero rimaste nascoste ad un sopralluogo effettuato via terra.
I carabinieri forestali di Avezzano hanno deferito all’autorità giudiziaria cinque persone che, a vario titolo, gestiscono le due ditte che hanno in uso l’impianto: T.I., 51enne, amministratore unico; A.D.A., di anni 54, comproprietaria; F.I., di anni 56, comproprietario; L.I., 53enne, comproprietario; F.I., di anni 56, comproprietario e amministratore.
L’ipotesi di reato è la violazione al Decreto Legislativo numero 152/2006, art.192, abbandono e deposito incontrollati di rifiuti sul suolo, sanzionato dall’art.256 comma 2, che prevede la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da 2mila e 600 euro a 26mila euro, trattandosi di rifiuti pericolosi.