Avezzano. Nel pieno della seconda ondata dell’emergenza coronavirus il gruppo dirigente di Avezzano Bene Comune dice la sua ed esprime la sua preoccupazione in merito al tema di sanità e trasporti e, non ultimo, al caso del 70enne morto in attesa di essere ricoverato fuori l’ospedale di Avezzano.
“In coerenza con quanto detto durante la campagna elettorale”, si legge nella nota, “e con quanto espresso in modo evidente nel nostro programma politico – amministrativo, come Avezzano Bene Comune non possiamo non esprimere forte preoccupazione riguardo alle contraddizioni emerse dalla condizione che viviamo in questi giorni. In modo particolare ci preme sottolineare come le criticità emerse drammaticamente siano semplicemente la conseguenza di politiche messe in atto da troppo tempo ormai dalle istituzioni regionali, tanto dal centrodestra quanto dal centrosinistra”.
“Si è assistito”, precisano, “in tema di sanità e di trasporti, purtroppo, a una spoliazione continua del pubblico, a vantaggio del privato, che ha procurato danni dal carattere quasi irreversibile, alla comunità marsicana, nella fruizione dei servizi. Episodi quali quelli verificatisi presso il pronto soccorso avezzanese, con persone morte in attesa di cure, sono la diretta conseguenza dei tagli strutturali operati a danno della nostra sanità, con la chiusura pressoché totale delle strutture di Pescina e di Tagliacozzo, nonché lo spostamento di prestazioni mediche altamente qualificate da Avezzano a L’Aquila. Poiché mala tempora currunt, sed peiora parantur”, concludono, “si rende necessaria una presa di coscienza collettiva da parte della intera classe politica marsicana, e soprattutto avezzanese, che porti ad un’azione decisa nei confronti della giunta regionale”.