Avezzano. “Questo è un luogo contro l’inquinamento del rumore e contro il chiacchiericcio che, come ricordato da papa Francesco, è peggio del virus”. Con queste parole padre Emiliano Antenucci ha definito il santuario della Madonna del Silenzio che è stato inaugurato ufficialmente ieri nella chiesa di San Francesco chiusa ormai da anni.
Il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, ha voluto celebrare la festa della Natività di Maria Santissima nel Santuario della Vergine del Silenzio, eretto con un decreto dello scorso 13 maggio per volere di papa Francesco come raccontato da MarsicaLive.
“C’è un filo che tutto riassume e tutto conduce all’immenso amore di Dio che diventa volto di misericordia in Cristo morto e risorto”, ha ricordato il vescovo Santoro, “così la natività di Maria santissima è come l’iniziale di svelarsi di Dio. Noi siamo qui per farci guardare da Maria. Lasciamoci guardare affinché lei ponga a ognuno di noi le domande più radicali. Se un portatore di Gesù nei tempi e nei modi della tua vita? La preghiera è e resta non un’affabulazione ma un colloquio silenzioso d’amore. Ogni nostra parola inquinata non nasce dalla preghiera ma dai soliloqui interiori. Maria si è spogliata di tutto, dei suoi progetti, dei suoi sogni per far entrare i suoi sogni e i suoi progetti nel desiderio di Dio. Dobbiamo tornare a sentire il bisogno di Cristo perché la nostra fede rischia di evaporare”.
Il vescovo poi ha lanciato un messaggio chiaro alla città facendo riferimento, tra le righe, alle polemiche nate nei giorni scorsi per l’arrivo in città dei 25 migranti poi trasferiti in un’altra struttura di accoglienza. “La Vergine ci dice taci ogni parola che non sia eco del Vangelo”, ha proseguito, “ogni parola che non sia di misericordia, di perdono e di tenerezza. Chiedo perdono per tutte le parole e i gesti che in questi giorni hanno censurato il vangelo perché nel vangelo ci sono tante parole ma l’unica che non c’è è respingimento. Ci tenga per mano Maria e ci prenda per mano e a lei vogliamo rivolgerci con la preghiera. Auguro a questo santuario di poter camminare sempre con inquietudine e la serenità del cuore”.