Magliano de’ Marsi. Maurizio Scafati, della lista “Magliano rinasce” con il candidato sindaco Marco Di Girolamo, così rappresenta ai suoi concittadini il programma di valorizzazione e tutela del territorio in relazione dei fiumi Imele e Rafia che attraversano i Piani palentini: “La valorizzazione e la tutela dei due corsi di acqua che attraversano le nostre campagne nei Piani palentini sono un nostro obiettivo.
Da anni versano in uno stato di incuria, sono ricoperti da una folta vegetazione anche arborea e le loro acque sono insalubri. I loro alvei sono ricettacolo di rifiuti di ogni genere che bene si nascondono tra erbe e piante. La loro tutela – continua Scafati – si rende necessaria per le seguenti ragioni:
– per la valorizzazione del territorio che scopre, giorno dopo giorno, di avere vocazione turistica: negli ultimi anni le strade di campagna che costeggiano le loro sponde sono attraversate da migliaia di viandanti che percorrono il “Cammino dei Briganti “ ed “ il sentiero dei grifoni”. Molti sono coloro che ascendono sul Monte Velino, che visitano il nostro patrimonio artistico ed archeologico;
– per avere acqua salubre, utile ai nostri agricoltori per l’irrigazione dei Piani Palentini;
– per creare dei punti di raccolta di acque, affinché, in ogni momento ed al bisogno, gli elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile possano attingere acqua in totale sicurezza, senza il timore che i secchi in dotazione dei mezzi per prelevare acqua restino incagliati in sterpaglie e rifiuti. Nell’ultimo incendio verifatosi giorni orsono sul monte Carce un elicottero è riuscito ad individuare ed a servirsi occasionalmente di una pozza di acqua tra molte difficoltà;
– per tornare a far scorrere nei nostri fiumi acque salubri e non inquinate.
Non ci sono dubbi, I due fiumi costituiscono una ricchezza ed una opportunità per il nostro territorio. E’ ora che si cominci a programmare un piano per la manutenzione dei loro alvei , delle loro sponde e per eliminare le cause di inquinamento delle loro acque.
Azioni concrete:
– analizzare le acque ed individuare le cause del loro inquinamento per capire la natura delle fonti inquinanti : scarichi fognari, industriali, sostanze di prodotti utilizzati in agricoltura;
– individuare le fonti di inquinamento, a seconda la tipologia . Non sarà difficile per un percorso d’acqua che nasce a Verrecchie, si nasconde per poi ricomparire a Tagliacozzo ed arrivare, solo dopo pochissimi chilometri, ad attraversare il nostro Comune;
– adottare opportuni provvedimenti chiamando in causa:
- a) i Comuni sui cui territori scorrono le acque del Fiume Imele, Tagliacozzo e Scurcola, e del fiume Rafia, Avezzano , Capistrello;
- b) l’ AUTORITA’ DI BACINO DEL FIUME TEVERE, sotto la cui giurisdizione ricade il nostro fiume Imele. A questo Ente, con la redazione del Piano Di Bacino spetta il controllo, il contenimento ed il superamento dei rischi conseguenti alla stagionalità dei cicli idrologici, sul grado di stabilità dei bacini imbriferi, sugli usi plurimi delle acque;
– utilizzando in modo appropriato lo strumento dei Contratti di Fiume con i Comuni di Tagliacozzo e Scurcola Marsicana;
– responsabilizzare i proprietari terrieri ad avere cura dei confini da vegetazione eccessiva e dei canali di scolo.
Siamo fermamente convinti che Agricoltura e Turismo debbano andare di pari passo, perché un territorio ben curato da parte degli agricoltori e dell’Amministrazione Comunale è un passaporto indispensabile per innescare un passaparola positivo tra le centinaia di persone, in particolare ci riferiamo alla viandanza dei sentieri dei Briganti e dei Grifoni, che visitano il nostro Comune , oggi, in maniera spontanea ed autonoma”.