Avezzano. “Voglio essere molto chiaro: sulla questione dei fondi destinati all’impianto irriguo del Fucino le chiacchiere stanno a zero. La prima regola di ogni buon amministratore è quella di lavorare in fretta per evitare la rimodulazione o peggio il ritiro dei fondi a disposizione. Se non ci fossimo trovati nel mezzo di un’emergenza sanitaria, mille altre avrebbero potuto essere le ragioni di una rimodulazione: la prima è l’inerzia”.
E’ quanto dichiara il candidato sindaco Mario Babbo. “Le rivisitazioni progettuali che la Giunta Marsilio, appena insediata, ha ritenuto conveniente apportare all’opera già avviata dalla precedente amministrazione regionale, hanno avuto come unico risultato quello di rallentare la sua cantierizzazione e permettere la rimodulazione dei fondi. Non lo dico io, non lo dicono i sindaci, i pochi che non sono imbrigliati nei lacci e lacciuoli delle connivenze politiche, lo dice la delibera n. 416 di Marsilio quando ascrive le opere individuate per la rimodulazione in quelle che avrebbero potuto subire un definanziamento per inerzia”.
“L’urgenza che la Marsica aveva di cantierizzare l’impianto irriguo del Fucino si è trasformata nel danno al comparto agricolo e nella beffa per i marsicani tutti, anche quelli che oggi sono silenti. Mi chiedo come sia possibile per i colleghi che corrono con me alla carica di sindaco di Avezzano non indignarsi e unire le nostre voci. La risposta non può essere nelle rassicurazioni dell’assessore regionale Imprudente, lo stesso che solo due mesi fa giurava che quei fondi non sarebbero mai stati toccati. La risposta sta nel ruolo che la Lega gioca ad Avezzano con più di un candidato sindaco e questo è imperdonabile per una città che esce da un commissariamento. Avezzano merita si lavori per Avezzano, non per logiche di partito nè per previsioni di futuri incarichi.