Avezzano. Niente isola pedonale in centro e niente “Estate avezzanese”. C’è ancora molta incertezza su quello che accadrà tra la metà di luglio e agosto ad Avezzano. L’isola pedonale che normalmente scatta a giugno e va avanti fino a settembre quest’anno non è ancora arrivata. Negli anni addietro, invece, era oggetto di disputa politica, mentre ora tutto tace. “Ma un’isola pedonale estiva ad Avezzano, almeno per quello che ci rimane dell’estate, non ce la siamo meritata?”, ha tuonato Lorenza Panei del Pd.
Complice la fase 3 dell’emergenza covid e l’assenza di programmazione, le auto continuano a muoversi liberamente tra via Corradini, corso della Libertà e via Mazzini mentre famiglie e bambini passeggiano tra chiacchiere e gelato. La pista ciclabile viene utilizzata da ciclisti, genitori col passeggino e bambini che si recano al centro per giocare.
E, stando a quanto emerso nelle ultime settimane, non ci sarà neanche l’estate avezzanese con gli appuntamenti sul palcoscenico sistemato in piazza Risorgimento. Nonostante l’ampiezza degli spazi e la possibilità di sistemare sedie o panche per far mettere seduti gli spettatori senza alcun assembramento, dal Comune di Avezzano nessuno si è ancora fatto sentire ed essendo ormai prossima la seconda metà di luglio appare evidente che il cartello non ci sarà.
Non mancano le polemiche anche per il silenzio proveniente dal mondo della politica cittadina. Basta confrontarsi con chiunque viva un minimo la città per rendersi conto di un malumore diffuso e neanche troppo celato circa quella che è definita come una condizione (quella della totale assenza di un cartellone eventi) inaccettabile. Ovunque sono ripartite anche le attività dal vivo, ma non ad Avezzano. Ogni città, paese, borgo, prova a regalare momenti di svago, di relax, di coinvolgimento e intrattenimento per i propri residenti ma ad Avezzano, ad oggi, 14 luglio, tutto tace. Nessuna forma di intrattenimento è andata fin’ora in scena e all’orizzonte non sembrano esserci.
Da parte degli abitanti della città vi è inevitabile sconforto, malumore, delusione. Dopo i mesi passati forzatamente dentro casa, dopo le inevitabili conseguenze che tale periodo ha comportato e dopo un anno e mezzo di commissariamento, vorrebbero almeno trascorrere un’estate in serenità, svagandosi durante le sere estive prima di riprendere l’autunno e le classiche routine. Non chiedono tanto, solo maggiori attenzioni e sensibilità. Mai silenzio fu più assordante, però.