Avezzano. Come già riportato da MarsicaLive, un carabiniere è finito in ospedale dopo essere stato aggredito in pieno centro ad Avezzano. Le associazioni sindacali esprimono solidarietà nei suoi confronti.
“Ancora un’aggressione al personale in divisa” scrive in una nota UNARMA Associazione Sindacale Carabinieri, che “esprime solidarietà al collega del nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Avezzano che nel pomeriggio di ieri, nel corso dell’espletamento del servizio, è stato aggredito nel centro del capoluogo marsicano, riportando importanti lesioni. Augurandogli una pronta guarigione, quest’associazione sindacale si rende disponibile, sin d’ora, a porre in essere tutte le iniziative necessarie volte a garantire ogni forma di tutela e assistenza a favore del militare”.
“Ogni turno di servizio sulla strada include quel tipo di rischio che è legato alla nostra professione. Questo lo sappiamo, ne siamo professionalmente consci, e conviviamo con questo aspetto, ma sicuramente alcuni aspetti vanno evidenziati” scrive invece Roberto Di Stefano, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri e responsabile Centro Italia. “Innanzitutto è da diverso tempo che qualsiasi carabiniere, in ogni intervento, è influenzato negativamente dalla possibilità che ogni suo ingaggio fisico possa essere oggetto di attenzioni penali e civili. Chiaramente andare su un intervento che presuppone e poi obbliga una opposizione fisica impone uno stress che può limitare una azione che in certi frangenti deve essere decisa e ferma, proprio per limitare conseguenze più gravi sia per i militari operanti che per altre persone coinvolte”.
“Un equipaggiamento ergonomico e un sistema di difesa elettronico come il taser, promesso da anni ma ancora non distribuito per tutte le pattuglie, aiuterebbe la risoluzione di questo tipo di eventi in modo rapido e soprattutto in sicurezza non solo per le forze di polizia ma anche per evitare escalation di violenza che possono coinvolgere altre persone” afferma Di Stefano. “Il Nuovo Sindacato Carabinieri già da diverso tempo ha chiesto alla catena gerarchica di accelerare il processo di distribuzione sia del taser che di qualsiasi nuovo tipo di equipaggiamento logistico che possa agevolare il lavoro dei carabinieri”.
“Facciamo servizio in camicia, cravatta, giacca, berretti, bandoliere e altri orpelli che limitano una agibilità operativa. Sarebbe il caso di pensare alla sostanza e di smetterla di preoccuparsi solo della forma” afferma il segretario del Nuovo Sindacato Carabinieri. “Un saluto di pronta guarigione al collega ricoverato qui all’Aquila in attesa di intervento, chiaramente NSC ha già offerto tutto il supporto necessario attraverso i nostri responsabili aquilani” conclude.