Avezzano. E’ stato respinto nei giorni scorsi l’emendamento del consigliere regionale Sandro Mariani (Abruzzo in Comune), volto alla creazione di un fondo, come già fatto da diverse Regioni italiane, a cominciare dal Piemonte, che potesse sostenere l’educazione per l’infanzia. Prevedeva un sostegno per i nidi e le scuole paritarie, da 0 a 6 anni che, dal decreto del 5 marzo, dove si sancisce la chiusura di tutti gli istituti d’istruzione, di ogni ordine e grado, sono andate in difficoltà, trovando le loro risorse dal pagamento delle rette da parte delle famiglie e, per quelle accreditate, dai contributi statali e regionali.
“Appare ben chiaro che l’incresciosa situazione”, ha spiegato Sandro Valletta, “rischia di compromettere, seriamente, la sopravvivenza di queste strutture e dei loro dipendenti che, a causa dei mancati pagamenti da parte delle famiglie, dei ritiri delle iscrizioni, per non far fronte ad un compenso che potrebbe spettare, perché parte di un contratto annuale, vivrebbero la difficoltà della corresponsione del proprio stipendio e la gestione delle stesse. La creazione di questo fondo era un sostegno al sistema integrato per i nidi e per le scuole soprattutto per scongiurare una prospettiva di tale drammaticità, che potrà avere una ricaduta sociale non indifferente, viste le numerose famiglie interessate ad usufruire di tale ed eccellente servizio all’infanzia”.
Il presidente provinciale della Federazione Italiana Scuole Materne (F.I.S.M.) della provincia de L’Aquila e dirigente scolastico della scuola paritaria per l’infanzia “Madonna del Passo”, Veria Perez, che in tutti i modi si è adoperata per raggiungere l’obiettivo, delusa e amareggiata, ha dichiarato “abbiamo chiesto di istituire un fondo per sostenere le strutture 0-6 anni, che sono molte centinaia in tutto l’Abruzzo, ma gli organi regionali non ci hanno ascoltato. Copriamo diversi territori, dove si trovano solo strutture paritarie o nidi privati, che rispondono alle esigenze educative delle famiglie. Abbiamo chiesto un fondo economico destinato alle nostre strutture, per garantire la nostra presenza sul territorio a supporto dei nuclei familiari. Purtroppo, non siamo stati ascoltati!! Siamo dispiaciuti e amareggiati perchè la Regione Abruzzo e il Presidente Marsilio, al quale ci eravamo rivolti, non hanno tenuto conto di tutto ciò, ignorando la costituzione di questo fondo. Speriamo e confidiamo in un ripensamento”.