Avezzano. Scattano le ruspe ad Avezzano, a farne le spese, tra le varie strutture da rimuovere, c’è il dehors del bar Olimpia, storica attività del centro cittadino. Sembra non vi sia stato alcun modo di evitare la demolizione della struttura, pregevole non solo per definizione degli stessi cittadini che hanno più volte avuto modo di gustare un ottimo aperitivo, ma anche secondo il sito www.architectour.net.
Anche la pagina facebook “Bar Abruzzo e Molise”, ha preso posizione al riguardo, riportando la notizia e condannando l’iniziativa demolitoria a danno dell’esercizio commerciale, come vi riportiamo nel virgolettato.
“E’ di oggi la notizia che sono entrate in azione le ruspe per demolire alcuni dehors installati nelle vie della città.
Come al solito, e lo leggerete sul numero di Bar in uscita tra due settimane, tra i meandri amministrativi di una burocrazia confusionaria e vorace pare sia stato impossibile riuscire – o voler – concordare assieme agli operatori un modus operandi, una formula strutturale, una tipologia architettonica e dimensionale che sia da guida e rappresenti la città.
“Siamo certi che non esiste un gestore che davanti al suo bar installi un dehors con lo scopo di abbruttire o, peggio, di buttare soldi perché irregolare; e siamo anche certi che, essendo installazioni che provengono da un decennio o forse più, la politica coi suoi tre o quattro sindaci transitati, la pubblica amministrazione coi suoi tanti tecnici, vigili e addetti a busta paga, avrebbero avuto tutto il tempo per “collaborare” a soluzioni nell’interesse comune.
Al Bar Olimpia, storica e rappresentava attività di Avezzano, il Tar ha ordinato l’abbattimento di un dehors che “Architectours.net” ha descritto come “una bolla di vetro immersa nelle dinamiche della città – in un punto strategico del centro cittadino – modellata dai flussi dei pedoni e delle auto, strutturata come estroflessione delle costolature che ritmano la ricca facciata dell’edificio degli Anni Venti a cui si aggrappa”.
Una realizzazione di qualità, pensata e realizzata da tecnici, esperti e competenti che per la sua funzionalità ed estetica è stata anche scelta come teatro di riprese per trasmissioni televisive.
Non sappiamo ancora le motivazioni della sentenza ma sta il fatto che in un tempo infinitamente lungo il panorama politico, amministrativo e normativo è cambiato in continuazione e, probabilmente, una soluzione diversa sarebbe stata possibile”.