Celano. Nell’ambito degli interventi urgenti a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2009 i Consiglieri comunali del PD – Carlo Cantelmi, Antonello Di Stefano, Aniceto Ciaccia, Nazareno Tiberi, Calvino Cotturone e Daniele Bombacino – a seguito di una attenta ricognizione sulla costituzione degli aggregati, con preoccupazione fanno rilevare una evidente anomalia in una delle pratiche depositate presso l’Ufficio sisma del comune di Celano. “L’aggregato 1, inizialmente circoscritto a pochi edifici su Corso Umberto, in pieno centro storico, per un’estensione di circa 300 metri quadrati, è stato successivamente allargato a dismisura fino a ricomprendere edifici per un totale di circa 3000 metri quadrati. Si tratta” per i Consiglieri del PD “di una estensione dell’aggregato assolutamente illegittima considerata la definizione di aggregato quale insieme di edifici strutturalmente connessi, di cui almeno uno danneggiato dal sisma. Nel caso del maxi aggregato, invece, al suo interno esistono in più parti giunti fra edifici che escludono certamente la sussistenza di continuità strutturale. Basti pensare che alcuni edifici sono in muratura ed altri con struttura in cemento armato. Ma la cosa inquietante che abbiamo riscontrato dai documenti esaminati – proseguono i Consiglieri del PD – è che all’interno del maxi aggregato ricade anche l’abitazione non danneggiata del sindaco Piccone, posta a notevole distanza dall’aggregato originario e separato da questo da diversi giunti strutturali. È chiaro che per effettuare gli interventi di ripristino del maxi aggregato, che al suo interno ha solo un piccolo edificio classificato inagibile, i costi da sostenere saranno almeno dieci volte superiori a quello dell’aggregato originario. Sorge spontanea una domanda: perché è stato modificato a dismisura questo aggregato? Anche su questa vicenda – concludono i Consiglieri – il sindaco Piccone deve fare chiarezza, stiamo parlando di soldi pubblici necessari alla ricostruzione. Nessun sospetto o dubbio può esserci su una vicenda del genere fino ad oggi sconosciuta all’intera cittadinanza”.