Pescara. Riduzione dell’indebitamento del 14 per cento, pari a 800 milioni di euro, equilibrio di bilancio, diminuzione del livello di tassazione, con l’obiettivo per il prossimo futuro di “essere il primo presidente della Giunta regionale che, grazie all’opera di rigore nei conti, ridurrà le tasse a cittadini ed imprese”. I presupposti della strategia “per riposizionare l’Abruzzo tra le regioni meritevoli di considerazione sui tavoli nazionali”, sono stati spiegati dal presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, nel corso della tradizionale conferenza stampa riepilogativa dell’attività annuale, svoltasi a Pescara, alla presenza degli assessori. Il Presidente, nelle oltre 60 slide, ha tenuto a ribadire il percorso virtuoso di risanamento intrapreso dalla Regione Abruzzo, nonostante le difficili e concomitanti condizioni che si erano evidenziate, al momento del suo insediamento. Condizioni così gravose da far apparire oggi l’opera di risanamento un’attività dagli storici risultati. “Eravamo la regione più indebitata d’Italia, con il livello di tassazione più elevato per imprese e cittadini, la prima ad essere commissariata, insomma tanto quanto basta per meritarci l’appellativo di canaglia”. A tre anni da allora, ora la fase di risanamento si è conclusa. Chiodi ha poi ricordato che, come riportato questa mattina da Il Corriere della Sera, indicandolo fra i presidenti più virtuosi d’Italia “che è stata proprio la Regione Abruzzo, tra l’indifferenza degli opinionisti, la prima a tagliare i vitalizi dei consiglieri regionali, dopo aver ridotto prima i loro compensi”. In questa strategia volutamente cercata si inserisce così “la pianificazione di ulteriori dimezzamenti di oltre 250 poltrone e prebende varie negli enti regionali, quasi sempre ad uso della politica”, di enti, agenzie strumentali, accorpamento di comunità montane e Ipab. In questo quadro si inanella anche il rigore nel contenimento della spesa pubblica per i dipendenti regionali, diminuiti dal 2008 al 2012 di 31 unità nella fascia dirigenziale e di 115 nelle altre fasce. Un taglio verticale è stato adottato anche sulle spese per le collaborazioni esterne passate da 6 milioni e 3. L’attività di ristrutturazione dei conti della regione ha aiutato il tessuto sociale ed economico abruzzese, pur in un contesto di crisi internazionale, a tenere il passo con le perfomance del Pil, le cui proiezioni per il 2011, secondo Svimez, darebbero una ripresa se pur lieve (0,2 per cento) in linea comunque con le regioni del Mezzogiorno e appena poco meno della media italiana. Buono l’andamento dell’export abruzzese che invece, con il 17.01 per cento nel 3° trimestre del 2011 fa meglio della media nazionale che si attesa al 13,5. Secondo Chiodi un elemento che confermerebbe una tendenza non negativa del Pil sarebbe anche il tasso sull’occupazione del terzo trimestre 2011 che vede l’Abruzzo crescere del +1,7 per cento a fronte della media Itala dello 0,2. A contribuire al trend, secondo il Presidente, anche la riuscita formula del progetto “Lavorare in Abruzzo” che ha prodotto “2700 nuovi posti veri”, ha scandito Chiodi, al quale si aggiunge il progetto “Lavorare in Abruzzo 2. “Welfare to work”. Sempre sul tema lavoro, oltre 27 milioni di euro sono stati accantonati a sostegno del patto per le politiche del lavoro e per la creazione di 123 Start up. Con il segno meno si attesta il tasso di disoccupazione nel 3° trimestre 2011, nel quale l’Abruzzo ha registrato uno -0,6 per cento. “A fronte del grande disagio delle famiglie – ha spiegato Chiodi – abbiamo attivato oltre 83 milioni di euro a sostegno dei lavoratori interessati da problematiche occupazionali, sospesi o licenziati”. Incassato il risanamento, per il futuro il presidente Chiodi non ha dubbi sull’iniezione che potranno dare i circa 600 milioni dei fondi Fas al tessuto economico regionale. Chiodi: “La Corte dei conti ha assicurato la registrazione entro 60 giorni a partire dal 19 gennaio, atto necessario e propedeutico al pieno utilizzo delle risorse”. Intanto sul fronte dei fondi Ue arrivati in Abruzzo, sull’FSE 2007/13 è stata certificata una spesa pari a 80 milioni di euro, con una fiammata nel 2011 fino al 25 per cento dallo 0,25 iniziale del 2008. Settantacinque milioni sono stati investiti invece sul Psr (agricoltura), con una spesa pari a 108,5 per cento che supera abbondantemente il limite prefissato dall’Ue e pone l’Abruzzo come la prima regione in Italia. Le risorse del PSR hanno consentito un incremento del 23,5 per cento delle unità lavorative. Buono il trend fatto registrare anche dal comparto turismo con 6,5 per cento in più di arrivi rispetto al 2010 e di 2,5 per cento di presenze, mentre 6 italiani su dieci sono interessati a trascorrere una vacanza in Abruzzo. Sul fronte ambientale Chiodi la ricordato al legge comunitaria per la governance dei rifiuti, l’incremento della raccolta differenziata, con Teramo ed Ortona alla testa dei comuni, 35 milioni di risorse per l’efficientamento energetico. Oltre 60 milioni sono state le quote destinate al settore dei trasporti. Alla sanità il Presidente dedicato una particolare attenzione, anzitutto sottolineando che per “la prima volta nella storia dell’Abruzzo, il 20 luglio 2010 è stato dichiarato il pareggio di bilancio. “Questo – ha spiegato il presidente – è avvenuto senza fare nessun taglio alla spesa sanitaria come dimostrano i dati che, anzi, nel 2010 danno lievemente in crescita il dato che passa da 2.181.816 di euro del 2008 a 2.181.991 nel 2010. “A coloro che parlano di Attila della sanità – polemizza il Presidente – chiedo dove hanno letto che ho tagliato la spesa sanitaria. La verità è che noi abbiamo avviato una lotta contro sprechi e privilegi ed è ovvio che coloro che si sentono investiti da questa ondata di rigore reagiscono disinformando”. Per il Presidente un fatto concreto di tagli a sprechi e privilegi è “l’iniziativa mai tentata nella storia abruzzese di procedere a gare uniche di acquisto. Con le gare uniche per farmaci, vaccini e sistema informatico per il 118 abbiano risparmiato 65.481.600, quasi la cifra necessaria per coprire il costo della mobilità passiva”, ha rivelato. A proposito di mobilità passiva, il Presidente ha parlato di “sostanziale stabilità” della spesa pari a 67.278 milio di euro nel 2010. L’equilibrio di bilancio ha eliminato il blocco del turn over e 857 hanno visto il loro contratto trasformarsi da precario a stabile. L?ultimo capitolo del consuntivo, il Presidente lo ha dedicato alla ricostruzione dell?Aquila, evidenziando che il totale disponibile a gennaio 2012 è di 1.472 miliardi di euro. La rimozione delle macerie ha avuto un incremento negli ultimi tre mesi del 133 per cento, invece per la ricostruzione pubblica 150 milioni sono stati gli importi stanziati per gli interventi eseguiti, 60 milioni i lavori con gara pubblica indetta, e 244 milioni per i progetti già affidati. In conclusione il Presidente ha ricordato che ad oggi sono oltre 20 mila gli aquilani rientrati nelle loro case, a dimostrazione di come il lavoro del post-terremoto stia continuando con l’impegno che è stato messo sin dal primo giorno.