Avezzano. Primi rientri in classe per i ragazzi dell’Istituto d’arte e dell’Istituto per l’agricoltura e l’ambiente nelle scuole sicure. Questa mattina gli studenti delle scuole, che dall’inizio dell’anno avevano frequentato le lezioni nella sede provvisoria di via XX Settembre 460, sono rientrati nei loro istituti, rinnovati e sicuri. La campanella è suonata in entrambe le scuole alle 8.15 e gli studenti hanno potuto riappropriarsi dei loro spazi. Una scuola multicolor con spazi nuovi e laboratori ristrutturati ha accolto gli studenti dell’Istituto d’arte che potranno usufruire anche di una pinacoteca, ricavata dalla segreteria, dove esporre le loro opere. Due piani tutti nuovi, invece, ospiteranno i ragazzi dell’Istituto per l’agricoltura e l’ambiente che potranno utilizzare dei laboratori messi in sicurezza da 105 isolatori sismici e tutti ristrutturati, e di una cantina per la produzione del vino. Alle 12 il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, ha tagliato il nastro all’Istituto “Serpieri” insieme alla vice preside, Rosa Damiano, al vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, e al sindaco di Avezzano, Antonio Floris. “Dovete studiare con volontà e credere in quello che state facendo perchè è importante per il vostro futuro”, ha spiegato Del Corvo rivolgendosi ai ragazzi, “il vostro istituto presto non sarà più solo professionale ma diventerà anche tecnico”. La notizia è stata salutata con gioia dalla vice preside Damiano che ha risposto prontamente “il nostro impegno sarà quello di trasformare ciò che facciamo e studiamo in impegno per il territorio”. A chiudere l’inaugurazione, alla quale erano presenti i tecnici della Provincia, gli assessori e i consiglieri provinciali e le forze dell’ordine è stato il vescovo dei Marsi. “Le istituzioni presenti qui oggi sono al fianco della società e non sono delle entità astratte”, ha precisato Santoro, “questa scuola non deve essere presa come una parcheggio stagionale. Investite nella scuola per scoprire quello che avete dentro e quello che potete fare per il futuro. La vostra generazione non verrà abbandonata però occorre un’alleanza educativa. Siamo ancora in un territorio dove è possibile al vescovo entrare nelle scuole per un colloquio diretto un dialogo costruttivo. Insieme potremo capire il senso della vita”.