Avezzano. E’ ancora da definire il come e il quando ma il vice sindaco Lino Cipolloni e il presidente del consiglio Iride Cosimati non correranno per le elezioni regionali. Nonostante la loro candidatura, infatti, a seguito dell’inaspettata discesa in campo alle regionali tra le fila dell’Udc di Marianna Scoccia, sindaco di Prezza e moglie dell’ex assessore regionale Andrea Gerosolimo, Cipolloni e Cosimati hanno deciso di fare un passo indietro.
In risposta ai due gli uffici competenti hanno ritenuto non accoglibile la richiesta di cancellazione dei nominativi dalla lista dei candidati e per questo Cipolloni e Cosimati hanno deciso di andare per conto loro. Questa mattina alle 13 spiegheranno tutto nel dettaglio in una conferenza in Comune alla presenza di Gaetano Quagliariello (Idea). Intanto però voci sempre più insistenti parlano di una virata dall’Udc verso Direzione Italia. Il porto dove sembra approderanno i due è quello dove ha attraccato qualche mese fa Guido Quintino Liris, vice sindaco dell’Aquila, candidato alla carica di consigliere regionale. Il vice sindaco di Avezzano e il presidente del consiglio, quindi, sarebbero pronti a portare proprio a Liris i loro voti.
Questo potrebbe creare qualche problema nello schieramento politico comunale dove ci sono diversi candidati e diversi amici da supportare. Ma la maggioranza sarebbe già pronta ad allargare ulteriormente i suoi confini. Nelle ultime ore, infatti, il primo cittadino, Gabriele De Angelis, starebbe portando avanti un’azione di dialogo costante con degli esponenti dell’attuale opposizione – Mario Babbo, Sonia Di Stefano, Gabriele Tudico e Giovanni Luccitti – per portare avanti insieme quel programma di mandato che tanto sta a cuore agli amministratori. Se tra tra consiglieri e sindaco dovesse consolidarsi l’amicizia questi potrebbero cambiare poltrona in consiglio e soprattutto potrebbero suggerire a De Angelis un nuovo assessore. Voci sempre più insistenti parlano di un ritorno di un ex assessore che rappresenterebbe il nuovo gruppo e rafforzerebbe, di fatto, la maggioranza facendo rimanere in minoranza una manciata di consiglieri.