Avezzano. La Sharing Economy applicata alla famiglia. È dall’idea di Paola Cimaroli, terracinese di nascita e avezzanese di adozione, che nasce un baratto del tempo tra mamme per gestire assieme i bambini.
“Sia nelle grandi città, che nei piccoli centri, tantissime mamme non hanno la fortuna di avere i nonni vicino, e si trovano da sole a dover gestire i bambini, con tutto quello che comporta”, racconta la Cimaroli. “Spesso non si ha nemmeno il tempo per fare la spesa, figuriamoci per una cena a due senza pargoli al seguito Proprio per questo ho pensato di fondare Mamsitter Italia, un’Associazione che sopperisse a questo tipo di necessità”.
Il Mamsharing è nato da un gruppo di mamme, localizzate in una determinata zona, o quartiere, o città che si attivano per ospitare a casa i bambini delle altre aderenti il “circuito”. Si può arrivare ad avere un pomeriggio a settimana liberi, ed entro il mese successivo la mamma restituirà il favore.
Questo progetto, nato due anni fa, si sta espandendo tra Lazio, Abruzzo e Lombardia ed è in continua crescita. “Avere la possibilità di interagire con persone che difficilmente avremmo modo di conoscere”, conclude, “mentre i bambini giocano sicuri in casa sorvegliati da una mamma condivisa, permette di tornare ad un modo di relazionarsi che non appartiene più ai tempi moderni, dove più che mai i ragazzi necessitano della presenza dell’adulto, visto l’isolamento dato dalle nuove tecnologie”. Spesso le mamme che lavorano, specialmente nelle grandi città come Roma o Milano, non riescono ad avere interazioni o amicizie rilevanti con altre persone, che magari vivono nel loro stesso palazzo o hanno figli che frequentano le stesse scuole.