Ortona dei Marsi. Cadono le accuse all’ex sindaco Alberto Taglieri: noto per le sue battaglie negli anni 80-90 in favore delle zone interne e montane, storico difensore del fiume Giovenco e recentemente accanto al Wwf Abruzzo Montano contro il progetto della centrale idroelettrica tra Ortona e Pescina, ma ancor più per avere ricevuto nei primi anni 90, dopo il taglio di una gomma alla sua auto, la stravagante lettera da un detenuto siciliano che gli offriva la sua protezione, contro nuovi attentati, in cambio di una casa ad Ortona dei Marsi, dove trascorrere il periodo di soggiorno obbligato.
Il Giudice di appello del Tribunale di Avezzano, Marianna Minotti, manda indenne il novantenne, accusato e condannato in prima istanza per aver occupato arbitrariamente dei terreni della curia, utilizzando una serie di attività ritenute fraudolente. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2003 ed il 2011, e sono stati oggetto di aspre contese in diverse sedi di Giustizia, tra il Taglieri e l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, che costituitosi anche parte civile, aveva avuto riconosciuto, in prima battuta, oltre alla condanna dell’ex sindaco Taglieri anche il diritto al risarcimento del danno. Il Giudice di appello, pur rilevando la prescrizione della fattispecie penale, correttamente e puntualmente entrava nel merito della vicenda, abbracciando le tesi della difesa del Taglieri, e ritenendo insussistenti le accuse mosse al medesimo, così da sollevarlo da tutte le gravose conseguenze civili. Soddisfazione è stata espressa dalla difesa dell’ex Sindaco, rappresentata dall’avvocato Gianclemente Berardini, per l’acuta e corretta analisi del Giudice nella rivalutazione dei fatti, che, con il suo pronunciamento, ha ridato serenità all’anziano ex amministratore ed imprenditore e dignità alla sua figura.