San Benedetto dei Marsi. Lutto cittadino, bandiera a mezz’asta ed esercizi chiusi, l’intera comunità si stringe intorno ai familiari di Giusina Cupo. Si sono svolte oggi nel dolore e nella commozione, nella chiesa di San Benedetto dei Marsi, le esequie della giovane 29enne, che da 4 anni combatteva contro la malattia con la mamma Eugenia, infermiera, sempre vicino a lei.
Dei girasoli a coprire la bara a simboleggiare la ragazza solare, che non si arrendeva mai di fronte a nulla. Ed è con quella forza d’animo e quel sorriso che vogliono ricordarla tutti gli amici. Diverse le associazioni presenti per l’ultimo saluto alla giovane, dalla protezione civile alla Misericordia.
“Tante parole sono rimaste nella punta dei nostri cuori, troppa era l’emozione, si respirava pace, il linguaggio di chi non c’e’ più ma nel cuore resta”, ha raccontato Giammarco De Vincentis, “bastava incrociare i nostri sguardi, gli occhi inumiditi, che hanno frenato il pianto. Ognuno di noi aveva perso una figlia, una sorella, siamo una grande famiglia, la nostra bella comunità. Le note dei canti, l’omelia di un pastore che faceva fatica a trovare le parole per consolare i cuori di chi seduto ai primi banchi non riusciva a trattenere il pianto. Il grido delle lacrime che per rispetto a chi va via, hanno trattenuto ogni rumore, per non disturbare il volo di un Angelo, che voleva ancora stare qui, ma poi ha spiccato il volo, perché Dio l’ha voluta con se, tra le anime più pure. Vai, Giusyna, ora canterai tra gli Angeli nel cielo e proteggerai tutti coloro che nel cuore ti porteranno, ovunque andranno, per sempre” .