Avezzano. Colpo di scena nell’operazione ““Change the lights”” condotta dal Commissariato di Avezzano, che aveva portato in data 04.11.2011 all’arresto ed al coinvolgimento di 13 persone. Tra queste anche il giovane marocchino, LIMOURI Rahhal, al quale sono stati contestati ben 115 episodi di cessione di sostanze stupefacenti avvenuti in Avezzano, Celano e Luco dei Marsi nell’arco temporale ricompreso dal 05.12.2009 al 20.03.2010. Il ragazzo, infatti, dalle indagini svolte, risultava essere uno dei tanti rifornitori di droga nella zona marsicana, ad esso si rivolgevano numerosi cittadini italiani per rifornirsi di sostanza stupefacente. L’indagato unitamente ad altri coindagati, tra i quali spicca il nome di un dipendente del CAM s.p.a. e di un ex Consigliere Comunale di Avezzano, era stato condotto presso la Casa Circondariale di Avezzano. Tuttavia, a differenza degli altri coindagati, per il giovane marocchino le porte del carcere si sono aperte prima del previsto a causa di un vizio di forma: l’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta nei confronti del marocchino risultava essere priva della sottoscrizione del Giudice e di altre peculiarità tecniche giuridiche. La mancanza di tali elementi essenziali è stata rilevata ed eccepita dall’avvocato Roberto Verdecchia, difensore di fiducia dell’indagato, il quale ha prontamente richiesto il riesame chiedendo che venisse dichiarata la nullità del provvedimento. La richiesta dell’Avvocato, stante la violazione delle norme procedurali, ha trovato pieno accoglimento da parte del Tribunale del Riesame di L’Aquila che in data 17.11.2011 ha dichiarato la nullità dell’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere disponendo l’immediata liberazione dell’indagato.