Celano. “Sono preoccupato e rammaricato per la situazione che si è venuta a creare”. Così esordisce il sindaco di Celano in merito alla ventilata chiusura della residenza sanitaria assistenziale di Celano e del trasferimento dei pazienti a Fontecchio. “Oltre ad essere l’ultima persona ad essere stata informata della decisione assunta, ne sono venuto a conoscenza solo attraverso gli organi di stampa e dai pazienti. Sono amareggiato”, dichiara il sindaco Santilli, “dal mancato coinvolgimento dell’amministrazione comunale nella fase delle scelte e delle decisioni che così come proposte andrebbero a penalizzare e a depauperare pesantemente il nostro territorio, privandolo di un servizio verso pazienti con problematiche delicatissime, con pesanti conseguenze anche sul fronte occupazionale”. Un incontro urgente convocato dal sindaco, si è svolto questa mattina in Municipio, alla presenza dei dirigenti della struttura sanitaria dottor Carlo Ramponi e dottor Gianni Iacutone.
“Celano non può e non deve essere privata per l’ennesima volta, di un servizio fondamentale per la collettività e non autorizzerò”, continua il Sindaco, “il trasferimento dei 40 posti letto presso la struttura di Fontecchio, anche perché sarebbe un ulteriore salasso a carico delle famiglie dei pazienti, alcuni dei quali con gravissime patologie che ne pregiudicano la deambulazione”. “A pensar male si fa peccato, ma spessa ci si indovina”. Così come è stato posto lo scenario dal direttore Carlo Ramponi, il pacchetto è già bello che confezionato, mettendo con le spalle al muro il sindaco che, o autorizzerà il trasferimento dei 40 posti letto a Fontecchio, o la stessa clinica dovrà licenziare il personale ospedaliero.
“La mia attenzione”, afferma il primo cittadino, “è rivolta sia al servizio per i pazienti che al relativo personale ospedaliero. D’altronde se Regione Abruzzo e Asl sono state in grado di reperire le risorse finanziarie necessarie per la struttura di Fontecchio mi chiedo come mai la stessa facilità ed attenzione non c’è stata per la struttura di Celano, a meno che, non ci sia dietro un preciso disegno politico. A tal proposito, ho richiesto un immediato incontro con l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci e il direttore generale della Asl Rinaldo Tordera, al fine di conoscere i dati precisi delle richieste di ricovero alla Asl per la Rsa di Celano”, ribadisce Santilli, “conoscere tali dati è importante in quanto il management della strutta sanitaria, non ritiene sufficiente l’attuale numero di ricoverati (23 su 40 posti letto), per sostenere economicamente la medesima. Se così fosse non vedo il perché alcuni pazienti di Fontecchio non si possano trasferire nella struttura celanese. Ho già ricevuto i primi segnali per queste 23 persone, da parte di cooperative private pronte ad ospitarle, cosa che mi lascia molto perplesso e pensieroso.
Chiediamo”, conclude, “di sospendere il provvedimento adottato, al fine di poter individuare le necessarie ed opportune soluzioni per la salvaguardia dei servizi sanitari. In ultima analisi, se tra le possibili alternative, ci sarebbe quella di sostenere attraverso delle somme la struttura celanese, l’amministrazione comunale per la sua parte di certo non si tirerà indietro e come sempre (vedi caso della ra Santa Maria Valleverde), se ne farà carico”.