Avezzano. Il Prefetto chiede chiarimenti sulla depurazione delle acque e Gabriele De Angelis risponde. “Questione che si trascina da anni per responsabilità della Regione. Nella Marsica la Regione è assente”. Il Sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, ha inviato una nota al Prefetto dell’Aquila sull’annosa questione della gestione dei depuratori di Avezzano che, ormai da anni, non riesce a trovare una soluzione soddisfacente. La nota del Sindaco era stata sollecitata dallo stesso Prefetto che, in data 15 novembre, aveva chiesto spiegazioni sulla questione della depurazione delle acque reflue. E’ sull’inerzia della Regione che si appuntano le osservazioni del Sindaco: “Giova premettere – scrive il Sindaco – che le criticità sono già state più volte segnalate dal Comune di Avezzano alle Autorità Competenti, senza aver trovato mai compiuta soluzione a causa dell’inerzia dei soggetti interessati e soprattutto della Regione Abruzzo. Per comprendere la questione di cui si discute, occorre evidenziare che nella Città di Avezzano insistono due impianti di depurazione: il primo (sito in località Pozzillo) attualmente gestito ex lege dal CAM S.p.A. (il gestore del servizio idrico integrato dei comuni della Marsica) mentre l’altro, di più recente costruzione, affidato alla gestione (contra legem) dell’ARAP (ex Consorzio di Sviluppo Industriale)”. Il che, in assenza di un intervento del Presidente della Giunta Regionale Abruzzo (sollecitato anche dalla precedente Amministrazione) impedisce alla Città di Avezzano di depurare le acque in maniera soddisfacente non essendovi alcun coordinamento tra le due gestioni (Arap e Cam). “Se – si legge nella lettera – il nuovo depuratore fosse stato affidato (come prevede la legge) al gestore del servizio idrico integrato (CAM) si sarebbero risolte tutte le problematiche annose che questa Amministrazione ben conosce ma che non può assolutamente risolvere in assenza dell’intervento della Regione. Si badi che la questione è già stata segnalata anche alla Procura della Repubblica, oltre che alla Regione, all’UTG e finanche al Ministero dell’Ambiente”. Nella lettera al Prefetto, De Angelis ripercorre puntualmente, con una approfondito excursus amministrativo e giurisprudenziale, la paradossale situazione che si è venuta a creare ad Avezzano sulla delicata problematica della depurazione. La Regione soltanto può sciogliere, per via legislativa ed amministrativa, l’assurda situazione della “doppia gestione” della depurazione creata ad Avezzano, una doppia gestione che porta ad una scorretta e non efficiente della risorsa idrica. Da non sottovalutare poi il di danni ambientali. La decisione della Regione di affidare la gestione del depuratore all’Arap – si legge nella lettera del Sindaco al Prefetto – “sembra apparire in violazione delle norme in materia di tutela della concorrenza, oltre che probabilmente elusivo delle norme statali e comunitarie che prevedono l’obbligo di procedere mediante gara all’affidamento del servizio trattandosi di un servizio pubblico di rilevanza economica. La Regione Abruzzo, pertanto, promulgando una norma che appare incostituzionale ha posto in essere conseguenze che potrebbero generare effetti per l’ambiente, anche potenzialmente dannosi, in considerazione della mancata cessione del Nuovo depuratore all’ATO 2 – per il tramite del soggetto gestore – ai sensi dell’art. 153 D.Lvo 152/2006”. E’ la giurisprudenza, oltre che la legge, a dare ragione al Comune di Avezzano: il Sindaco ricorda solo l’ultima delle pronunce, la sentenza n. 159/2015 della Corte Costituzionale (24 giugno 2015) che “ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Abruzzo 27 marzo 2014, n. 15” e pertanto occorre anche per questo un intervento della Regione, latitante sulla questione, per risolvere la questione non più tollerabile della “doppia gestione”. Problematica sulla quale – scrive il Sindaco – “è stato richiesto più volte un intervento risolutivo da parte della Regione Abruzzo, e non solo da parte di questo Comune, richiesta rimasta tuttora priva di riscontro nonostante l’urgenza e la delicatezza della questione”. Del resto, osserva amareggiato il Sindaco, “l’assenza della Regione non mi sorprende. La Regione è assente nella Marsica, ed è assente dal 2014. La Regione non c’è.