Canistro. Sindacati sul piede di guerra: non potete prendervela con i lavoratori. Dopo Antonello Moscatelli, consigliere comunale di Canistro, ed ex dipendente della Santa Croce interrogato in Procura per presunte condotte illecite nell’ambito della manifestazione spontanea del febbraio scorso davanti ai cancelli della Santa Croce, è toccato a Maurizio Bisegna di Canistro, ex lavoratore e rsa, difendersi dalle accuse mosse dall’imprenditore Camillo Colella. Una situazione che ha creato tensione tra i lavoratori e tra i sindacati che da mesi lottano per far sì che vengano riconosciuti agli operai i loro diritti. “Questa vicenda è veramente assurda”, ha commentato Marcello Pagliaroli segretario della Flai Cgil, “un lavoratore e nostro rsu di stabilimento è stato denunciato da Colella per oltraggio e sequestro di persona dentro lo stabilimento. La sua unica colpa è di aver protestato per avere quello che gli spetta e tutelare il suo posto di lavoro. Purtroppo però dalla ragione è passato al torto e si è trovato a dover chiarire la sua posizione davanti a un giudice”.
Pagliaroli, che da anni segue la vertenza Santa Croce, è sul piede di guerra soprattutto perchè i 75 dipendenti dell’azienda che imbottigliava l’acqua della Valle Roveto da dieci mesi non percepiscono neanche un euro di salario. “Da settembre ancora non riusciamo a far avere ai lavoratori la retribuzione che gli spetta e il trattamento di fine rapporto che abbiamo stimato complessivamente sui due milioni di euro”, ha continuato Pagliaroli, “e quello che più mi dispiace e di vedere i nostri rsu davanti ai giudici a difendersi. Una vera e propria infamia, l’ennesima mancanza di rispetto da parte di chi se ne frega degli impegni presi e della vita di 75 famiglie”. Intanto il segretario della Flai-Cgil ha chiesto ufficialmente alla Regione di convocare un incontro “per capire gli sviluppi della concessione temporanea alla Norda, per conoscere i tempi e avere delucidazioni sul numero dei lavoratori che verranno riacquisiti”.