Luco dei Marsi. Quanto accaduto ieri riguardo l’articolo sulla lite degli extracomunitari a Luco dei Marsi è grave, oltre che significativo. Ma andiamo con ordine per dar modo di capire anche a quelli che non vivono la realtà luchese virtuale e non. Ieri pomeriggio il nostro giornale ha pubblicato in anteprima un articolo con un filmato in cui due marocchini si prendevano a pugni lungo la strada principale del paese. Il pezzo in seguito è stato riportato da diverse testate. Come succede praticamente per ogni notizia che riguarda il mio paese, l’ho pubblicato sul più importante gruppo Facebook di Luco, chiamato “Luco dei Marsi: è il mio paese!”. Già pochi minuti dopo sono usciti i primi insinuanti commenti sulla stranezza che l’episodio sia successo proprio a ridosso dell’insediamento del nuovo sindaco; qualcuno, ancor più maliziosamente, nei commenti sosteneva che l’amministrazione uscente avesse creato ad hoc il fatto in modo da poter screditare la nuova amministrazione. La discussione poi, come spesso capita, nel corso della giornata si è spostata dal web alla vita reale e ieri sera in piazza, mentre in molti avevano lo sguardo incollato sullo schermo del cellulare con il video della discordia, i toni si sono accesi ulteriormente sempre per lo stesso motivo. Da lì sono partite una serie di discussioni, dal tono sempre meno conviviale, che hanno spinto il direttivo del gruppo Facebook a togliere il post dalla pagina. Questo fatto è di una gravità assoluta. Anzitutto è più che evidente (ma forse a questo punto non a tutti) che quanto accaduto era praticamente impossibile da sceneggiare se non con la partecipazione di attori professionisti.
Il video, tra le altre cose, non è neppure stato girato da un giornalista ma da un semplice passante. Ma se nemmeno questo bastava a garantire la professionalità di chi ha semplicemente riportato una notizia, bastava andare indietro e guardare i vecchi articoli messi dal sottoscritto sul gruppo. Ho pubblicato centinaia di articoli riguardanti Luco dei Marsi, e questo non è certo il primo di cronaca che mi capita di pubblicare, eppure in questo caso, per la prima volta e con un atto degno di un censore fascista, è stato necessario toglierlo dal gruppo. Va bene insinuare, dubitare e mettere in discussione (anche se il video racconta meglio di qualsiasi cosa quello che è successo) ma arrivare a far sparire un articolo di cronaca (e ripeto si parla di un articolo di cronaca non di una vignetta o di sfottò a sfondo politico) solo perché qualcuno abbia alzato i toni, è davvero molto molto grave. A questo punto mi domando fin dove si possa arrivare se il metro di paragone per decidere cosa togliere o lasciare su una community virtuale sia il livello dei toni. Arriveremo a dare ascolto a chi li inasprirà di più? Oppure pensiamo a cosa sarebbe successo se il video non fosse mai stato girato, ed avessi dovuto raccontare quanto successo basandomi esclusivamente sulle testimonianze di coloro che avevano assistito alla lite: sarei stato preso per visionario solo per aver riportato un fatto di cui non esistevano prove? Sono amareggiato per quanto successo ma io continuerò a riportare i fatti di cronaca, anche se è noto che io preferisca di gran lunga la cultura, e continuerò a pubblicarli sui diversi gruppi Facebook come ho sempre fatto finora. Che piaccia o no. @francescoproia