Avezzano. Alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Avezzano si presenterà, per la prima volta, anche il dottor Marco Natale che nella vita è dirigente d’azienda. Sarà candidato come consigliere comunale nella lista dell’UdC, in appoggio al Sindaco uscente Giovanni Di Pangrazio.
D: Marco, come nasce la sua candidatutra?
R: Come ogni politico che si rispetta, ammetto che anche io ho un mio personalissimo “interesse” che mi ha spinto a candidarmi (ndr, ride)! Ho ritenuto infatti che fosse giunto il momento di impegnarmi in prima persona solo poiché, da circa due anni, sono diventato papà di una splendida bimba. E da quel momento, tutte le mie priorità si sono automaticamente riproporzionate e, inutile dirlo, al primo posto è prepotentemente balzata quella relativa al benessere dei bambini. Penso in primis alla sicurezza ed alla istruzione;
D: cosa penserebbe di poter fare qualora eletto?
R: avrei un solo e preciso scopo: cercare appunto di migliorare le condizioni ambientali dei bambini in quanto ritengo che non significherebbe solo aiutare loro, ma anche i loro genitori ed i loro nonni. Quindi tre generazioni con un colpo solo. E questo potrebbe anche avere come secondo effetto quello di porre fine allo spopolamento della nostra cittadina, con conseguente ripresa di un suo necessario appeal che ritengo fondamentale per tutti quegli imprenditori che potrebbero decidere di riprendere ad investire nel nostro territorio, creando attività e quindi posti di lavoro. Si potrebbe, in pratica, innescare un semplice ma direi fondamentale circolo virtuoso per una rapida, efficace e duratura rinascita della nostra terra;
D: come mai in appoggio all’amministrazione uscente?
R: al di la della conoscenza e della stima personale che mi lega a Gianni Di Pangrazio, e nulla contro tutti gli altri candidati sindaci, ritengo che oggi, soprattutto con i minori fondi che la fatidica mannaia della spending review ha inflitto anche e soprattutto sulle amministrazioni comunali, una sola legislatura non è più sufficiente per portare a termine un serio e lungimirante programma. Credo quindi che ne sia strettamente necessaria una seconda che darebbe continuità e senso alla prima. Anche perché, in caso contrario, si rischierebbe seriamente che una nuova amministrazione, anche per non dar seguito a quanto iniziato dalla precedente pur di non riconoscerne poi i meriti, ricomincerebbe tutto daccapo, e questo comporterebbe notevoli nuovi esborsi di risorse pubbliche oltre che nuove ed estenuanti lungaggini per vedere una qualsiasi cosa finalmente realizzata;