Pescina. Era il primo maggio del 1900 quando a Pescina veniva alla luce Secondo Tranquilli, noto a tutti come Ignazio Silone. Figlio di Paolo, piccolo proprietario contadino ed ex-emigrante in Brasile e di Marianna Delli Quadri, tessitrice, Ignazio trascorre l’infanzia nel paese natale abruzzese di Pescina e dopo il terremoto del 13 gennaio 1915 si trasferì in un collegio romano e poi in un’altra struttura a Sanremo. Determinante in quel periodo fu l’incontro con don Luigi Orione che non li abbandonò mai. Dopo la formazione iniziò la militanza politica: si iscrisse alla Lega dei Contadini e poi all’unione giovanile socialista. La sua vita fu segnata da profonde sofferenze e da grandi battaglie portate avanti con grinta e spirito di responsabilità. Fu imprigionato per i suoi ideali e fu costretto alla clandestinità.
Negli anni 30′ decise di lasciare la politica spiegando che: “Avrei potuto difendermi. Avrei potuto provare la mia buona fede. Avrei potuto dimostrare la mia non appartenenza alla fazione trozkista. Avrei potuto raccontare come si era svolta la scena della pretesa dichiarazione da me “rilasciata” a Togliatti. Avrei potuto; ma non volli. In un attimo ebbi la chiarissima percezione dell’inanità d’ogni furberia, tattica, attesa, compromesso. Dopo un mese, dopo due anni, mi sarei ritrovato daccapo. Era meglio finirla una volta per sempre. Non dovevo lasciarmi sfuggire quella nuova, provvidenziale occasione, quella uscita di sicurezza”. Archiviata la politica iniziò il suo periodo buio che però fu determinante per la sua carriera letteraria. Proprio in quegli anni arriva Fontamara, il suo capolavoro, e poi via via le altre opere letterarie. “Silone era un uomo dal cuore puro, un intellettuale onesto. Di Silone c’è una frase che ho sentito di recente: “Gli schiamazzi della folla non possono far tacere la voce della coscienza”. C’era tutto Silone in quella frase”, scrisse di lui Sandro Pertini. Un uomo di altri tempi, un intellettuale dal cuore puro come lo definì Pertini e sicuramente un grande orgoglio nella Marsica e per Pescina che proprio in queste settimane si sta preparando per aprire il cantiere della sua natale grazie a un finanziamento della Regione Abruzzo per dare lustro a un cittadino doc apprezzato in tutta Italia.