Canistro. E’ il giorno della verità per la Santa Croce. Questa mattina a Canistro arriveranno i tecnici della Norda per un confronto con gli uffici comunali e in tribunale si discuterà sugli 8milioni di litri di acqua sequestrati dalla Regione alla Santa Croce. Giornata calda per la comunità di Canistro e per gli ex lavoratori dello stabilimento dove veniva imbottigliata l’acqua della Valle Roveto. Questa mattina in municipio a Canistro sono attesi alcuni vertici della Norda spa, società che si è aggiudicata temporaneamente la concessione trentennale per la gestione delle acque della Sponga vincendo il bando regionale. A confrontarsi con loro saranno gli amministratori e i tecnici comunali con i quali i vertici di Norda dovranno aprire un dialogo per dare il via all’iter burocratico. Contemporaneamente al palazzo di giustizia della città verrà fatta chiarezza sugli 8milioni di bottiglie di acqua Santa Croce imbottigliate da Camillo Colella e sequestrate dalla Regione.
L’ente, infatti, ha contestato il fatto che l’imprenditore molisano le abbia imbottigliate nel periodo in cui gli erano stati chiusi i rubinetti e per questo non può rivendicare nessun diritto sulle bottiglie. Colella, però, non approva questa scelta e per questo oggi a pronunciarsi sul da fare dovrà essere un giudice. “Il futuro delle migliaia di bottiglie d’acqua sequestrate è determinante per noi”, ha commentato l’assessore del Comune di Canistro, Ugo Buffone, “noi speriamo che Rossella Filauro, custode-amministratore giudiziario della Colella Holding, possa arrivare a un compromesso con la Regione nell’interesse dei lavoratori. Sarebbe infatti giusto che le bottiglie venissero vendute e i fondi raccolti fossero ridistribuiti tra i 73 operai da mesi senza stipendio”