Canistro. Nuovo colpo di scena alla Santa Croce: l’acqua che sgorga dalla sorgente del Fiuggino potrebbe non essere utilizzata per il settore commerciale. A fine febbraio era arrivato a sorpresa il riconoscimento del ministero della Salute che riconosceva la natura oligominerale della Santa Croce Fiuggino. Nei giorni scorsi, però, sono iniziati i controlli con sopralluoghi dei responsabili della Asl Avezzano – Sulmona – L’Aquila e i tecnici della Regione. Mentre i primi hanno effettuato delle analisi, i secondi hanno effettuato dei controlli dai quali è emerso che c’è una portata di cinque secondi al litro.
Dal momento che per imbottigliare l’acqua la proporzione dovrebbe essere di un litro di acqua al secondo da questa prima verifica sembrerebbe che l’acqua della sorgente Fiuggino non avrebbe le caratteristiche tecniche per arrivare sulle tavole degli italiani. La Regione ha precisato che ci sono molti fattori che determinano i parametri e per questo ci saranno altri sopralluoghi. “A differenza di altri incontri”, ha commentato il consigliere comunale Cristiano Iodice, “questo è stato un sopralluogo pacato anche alla luce dell’atteggiamento non oppositivo dei rappresentanti della società Santa Croce spa. Durante le verifiche effettuate nella zona dove sono ubicate le vasche della fonte Fiuggino si è potuto constatare che la portata massima è di 1litro ogni 5secondi, parametri che rendono l’acqua non utilizzabile ai fini industriali”