Avezzano. Nata e cresciuta in Italia, a Siracusa, figlia di genitori turchi autoritari e tradizionalisti che attraverso violenze fisiche e psicologiche hanno cercato in tutti i modi di redimerla dal conformarsi allo stile occidentale, non approvato dai suoi genitori perché oltraggioso e irrispettoso nei confronti della sua famiglia. E’ la storia di Ayse Durtuc, una diciannovenne piena di sogni e speranze, d’altronde come qualunque ragazza della sua età, che non ha mai spento il suo sorriso nonostante i soprusi subiti, e che con incredibile tenacia e ribellione si è aggrappata alla vita, quella stessa vita che le è stata negata proprio da chi l’aveva messa al mondo. Il ruolo chiave di tutta la vicenda è stato quello dell’inviata delle Iene Nina Palmieri dopo aver ricevuto una richiesta di aiuto da parte della migliore amica di Ayse, rapita con l’inganno dai suoi genitori che erano riusciti a portarla in Turchia dove l’hanno poi tenuta segregata per diverso tempo. E’ la stessa Nina Palmieri a raccontare la sua storia nel libro “Liberasempre” che è stato presentato ieri pomeriggio nella sua città di origine, presso il castello Orsini, insieme alla protagonista Ayse.
Tra gioia e commozione la Iena Nina e la giovane Ayse hanno raccontato il lungo “viaggio” che le ha viste dapprima tanto lontane, durante il sequestro della ragazza, quanto vicine per il forte legame instaurato tra le due. “Quando ho ricevuto la richiesta di aiuto della sua amica Chiara, sono rimasta immediatamente colpita dalla sua forza che me l’ha trasmessa e l’ho portata avanti”, racconta Nina, “appena ho visto Ayse per la prima volta quando ci siamo incontrate sull’aereo che l’ha riportata in Italia le ho chiesto scusa perché ci abbiamo messo troppo tempo ma io sono una giornalista e non avrei potuto intervenire immediatamente come avrei voluto”, continua, “per me è stato sconvolgente che nonostante la denuncia del rapimento fosse arrivata subito le forze di polizia non si siano mobilitate altrettanto tempestivamente, e come Ayse, purtroppo, ce ne saranno tante altre di ragazze che magari non hanno la fortuna di avere intorno qualcuno che crede che siano state rapite, ma a prescindere dalla mia parte polemica”, ironizza, “è stata una grande vittoria professionale e umana e sono orgogliosa di averla con noi e di vederla finalmente sorridere”. Durante la presentazione del libro, cui hanno preso parte anche il responsabile della redazione de Il Centro della provincia dell’Aquila, Domenico Ranieri e il giornalista di Mediaset Premium Giammarco Menga, è stato proiettato il servizio del programma televisivo Le Iene sulla vicenda. “Vorrei che la mia storia possa dare coraggio a tutte quelle persone che vivono la mia stessa situazione e che si sentono sole e non appoggiate” – ha dichiarato Ayse commossa e sostenuta dal calore del pubblico presente – “ho creduto di non farcela ma ho pensato a tutto quello che avrei potuto raggiungere nella mia vita trovando il coraggio dentro di me”. Adesso Ayse è felice, intraprendente e brillante. Parla quattro lingue ed il suo sogno è quello di diventare una hostess. E’ ancora più forte di prima ma soprattutto libera dal suo passato, impossibile da dimenticare ma ormai solo un brutto ricordo, e guarda al futuro intenta a realizzare i suoi sogni. Noemi De Blasis