Avezzano. La città di Avezzano è al secondo posto per aumento di stranieri, battuta solo da Vasto, senza considerare gli altri comuni marsicani. Invece il maggior numero di stranieri in assoluto in Abruzzo si trova nella provincia dell’Aquila, ovviamente concentrati in Marsica. E’ quanto emerge dai dati resi noti dal ricercatore Aldo Ronci e riferiti alla variazione tra 2014 e 2015. Un dato quello della Marsica in controtendenza con il dato dell’Abruzzo, delle altre province e delle altre città, dove viene registrato un freno o un calo di presenze di stranieri. Si parla ovviamente dei regolari, senza considerare clandestini e immigrati senza permesso.
Gli stranieri regolari residenti in Abruzzo sono passati da 86.245 del 2014 a 86.363 del 2015 registrando un incremento di appena 118 unità: dato, quest’ultimo, che in sostanza segna una battuta d’arresto alla crescita degli stranieri e comporta una flessione del numero di residenti. A renderlo noto è il ricercatore Aldo Ronci. In valori percentuali gli stranieri in Abruzzo sono cresciuti dello 0,14% valore pari a circa la metà di quello nazionale che è stato dello 0,23%. In Abruzzo il rapporto tra stranieri e popolazione è stato del 6,51% di gran lunga più basso dell’8,29% italiano. I cinque gruppi più numerosi di stranieri sono i romeni con 27.003 (31%), gli albanesi con 12.752 (15%), i marocchini con 7.314 (8%), i macedoni con 4.874 (6%) e i cinesi con 4.263 (5%). La provincia che vede la presenza del maggior numero di stranieri è L’Aquila con 24.183 unità; segue Teramo con 23.957, Chieti con 20.584 e Pescara con 17.639. Variazioni degli stranieri nelle province abruzzesi Le variazioni del numero degli stranieri nelle province abruzzesi sono state del tutto disomogenee, L’Aquila (-174) e Pescara (-114) hanno subito una flessione, Teramo (+17) è rimasta stabile mentre Chieti (+389) è cresciuta. La distribuzione degli stranieri a livello provinciale tra i quattro gruppi nazionali più numerosi evidenzia una presenza di ben otto nazionalità. Tra i gruppi più numerosi l’unico ed essere presente i tutte e quattro le province è quello romeno che varia dagli 8.233 di Chieti ai 4.949 di Pescara. I gruppi più consistenti tra i quattro gruppi nazionali più numerosi non presenti in tutte e quattro le province sono: a Teramo gli albanesi con 5.007 unità e i cinesi con 2.562 occupati per la gran parte nell’industria manifatturiera; all’Aquila i marocchini e i macedoni che con 3.964 e 2.718 si concentrano soprattutto nella Marsica dove lavorano nell’agricoltura; a Pescara gli ucraini con 1.510 e i senegalesi con 1.160; a Chieti i polacchi con 709 unità. Nel 2015, nei comuni con più di 15.000 abitanti, gli stranieri crescono a Vasto (+329; +15,13%), Avezzano (+153; +4,44%), Silvi (+27; +2,24%), San Salvo (+21; +1,29%), Giulianova (+20; +1,45%), Roseto (+11; +0,62%), Spoltore (+1; +0,14%); rimangono stabili a Montesilvano; decrescono a Sulmona (-64; -4,16%), Martinsicuro (-101; -4,03%), Francavilla (-32; -2,04%), Lanciano (-25; -1,73%) ed Ortona (-16; -1,44%). La crescita più elevata, sia in valore assoluto che in valore percentuale, è stata registrata a Vasto, mentre Sulmona registra il peggior risultato in valore percentuale e il secondo peggior risultato in valore assoluto.