Tagliacozzo. “Mancano ancora quaranta schede, ma oramai non può accadere più nulla, Vincenzo Giovagnorio è il sindaco di Tagliacozzo”. Così, solo qualche mese fa, avevano affermato gli amici del neo eletto sindaco della città d’arte di Tagliacozzo, al termine della notte delle elezioni dello scorso 5 giugno 2016. Per una manciata di voti, 68 per l’esattezza, la squadra di Prospettiva Futura ha guadagnato la maggioranza per poter amministrare la città. Sono già passati cinque mesi e questo primo operato della giunta Giovagnorio ha già avuto riscontri sulla cittadinanza, sia in positivo, che in negativo, specie per l’opposizione di “Tagliacozzo Unita”, sotto la guida di Vincenzo Montelisciani, in contrasto con l’idee della maggioranza. Continui scontri in consiglio comunale, che però non sembrano turbare l’unità della maggioranza. Venerdì sera, dopo l’incontro con il ministro Graziano Delrio, per discutere sulla situazione scuole e sulle difficoltà degli iter legislativi per accedere ai fondi, abbiamo incontrato il primo cittadino di Tagliacozzo, per discutere su questi primi mesi del mandato, le scelte prese finora, le promesse mantenute o meno, l’argomento scuole, le attività culturali e i progetti futuri.
Finora, lei è il sindaco più giovane della città, emotivamente come è stata e com’è quest’esperienza? Sicuramente è un’attività che ti coinvolge totalmente. Da maggio non ho avuto un giorno di libertà e riposo, ma al contempo, mi sento preso sempre più dalla mia attività e in questa prima fase non sento di dovermi riposare, perché è la fase più importante per lanciare le basi del lavoro amministrativo da svolgere nei cinque anni.
Sono passati circa 150 giorni dall’inizio del mandato. Nella campagna elettorale, aveva dichiarato che nei primi 100 giorni, si sarebbe occupato di decoro urbano e riassetto degli uffici comunali. Ha rispettato la promessa? Direi di sì. Per quanto riguarda il decoro e la pulizia della città, appena eletti, abbiamo preso coscienza e abbiamo rispettato i termini contrattuali vigenti con l’associazione Segen. Quest’estate, ma anche ora, mi sembra che l’aspetto del decoro sia quello prospettato nella campagna elettorale, sia nelle frazioni, dove abbiamo cercato di essere molto presenti, che in città. Il contratto prevede ben un terzo del bilancio comunale destinato per la Segen, per cui possiamo esigere e fare anche di più. Abbiamo iniziato ad inserire nel centro dei nuovi cestini per la raccolta rifiuti, con appositi posacenere e abbiamo reso più efficiente il percorso ciclo pedonale dedicato in via della macchie, che nel periodo estivo è stato molto affollato. Ora, con le rigide temperature invernali, la presenza è sicuramente inferiore e non è richiesto lo stesso trattamento. Per quanto riguarda gli uffici comunali, per ora, è stato nominato un nuovo comandante dei vigili urbani, Paolo Ronci, a fine agosto. Cercheremo di dare degli obiettivi ad ogni area e ogni ufficio e, in sintonia e collaborazione, pretenderemo impegno concreto su quelle che sono le nostre progettualità.
Decori anche a Natale? Abbiamo deciso di provvedere direttamente all’illuminazione della città. Qualcuno mi ha rimproverato dicendomi che potevo dare i soldi ai poveri, ma mi sembra un discorso decisamente sterile per un’amministrazione pubblica.
In campagna elettorale, aveva parlato anche di scuole. Tema molto delicato in questo periodo per i recenti sismi. Cosciente delle condizioni delle strutture, come ha agito per poter migliorare questo importante servizio per i cittadini? Fin da giugno abbiamo preso attenzione sul problema, con l’assessore all’edilizia scolastica Manuela Marletta e con l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Giovagnorio. Più volte, ci siamo rivolti alle istituzioni sovra comunali, Provincia e Regione. Per due volte, è venuto in città l’assessore regionale Donato Di Matteo e per tre volte, il Governatore Luciano D’Alfonso e proprio oggi sono stato a L’Aquila con il ministro Del Rio, dove si è parlato della semplificazione burocratiche che segue l’ottenimento dei fondi per rendere efficiente le strutture. Al di là delle informazioni poco precise delle campagna elettorale, in veste amministrativa abbiamo preso coscienza a fondo della problematica. L’ipotesi Musp, in voga nelle file dell’opposizione, era stata da me sottoposta all’ufficio tecnico nei primi giorni di luglio. Si era preso l’esempio di Magliano, che con la scuola inagibile, ha provveduto ad un affitto annuale dei Musp per 300mila euro. Per noi, trattandosi del doppio delle aule da sistemare, la stessa spesa sarebbe raddoppiata. Nel frattempo, si sono svolti i lavori della Provincia nell’istituto Andrea Argoli, per la sistemazione di alcune travi. Dopo il 24 agosto e lo shock emotivo, la Regione aveva dichiarato che lì dove ci fosse stata una certificazione di agibilità, non si sarebbe potuto acquisire dei container perché la prefettura avrebbe evidenziato un danno erariale, condannabile dalla Corte dei Conti. Solamente i comuni all’interno del cratere sismico del terremoto del 24 agosto avrebbero potuto aderire. Le nostre scuole sono state dichiarate agibili, per cui abbiamo legittimato l’apertura.
Le verifiche sismiche dell’Argoli scadranno nel 2017. La sua amministrazione che linea intende seguire per il futuro delle scuola? Come ben spiegato anche nella conferenza di settembre con l’ingegner Torrelli, l’agibilità di un edificio non scaturisce dall’indice di vulnerabilità, un indice per il quale, tra l’altro, non c’è una soglia di legge precisa. In linea di massima, al di sotto dello 0,2, l’amministrazione potrebbe decidere di chiudere. Ora, i tecnici ci hanno spiegato che in base alla circolare della protezione civile e attraverso i calcoli di ingegneri ad hoc, la percentuale di vulnerabilità stabilisce il tempo di vita di un edificio, ma tutto ciò è stabilito da circolari. Sicuramente, non è che il giorno dopo la scadenza, la scuola esplode o implode. Le verifiche sulle strutture sono state rimandate da anni, dal 2003, per l’esattezza e si sono svolte solo nel 2014. È sicuramente necessario fare dei lavori. Il sogno della nostra squadra, come già detto, è quello di creare un Mini Campus. Al momento, non abbiamo reiterato la proposta neanche in consiglio comunale, per il semplice fatto che potrebbero esserci delle modifiche in itinere. Vogliamo essere seri con i cittadini e presentare il progetto quando abbiamo la certezza che si può realizzare.
ZTL in piazza Obelisco? Nonostante ci siano stati sempre fondi per provvedere a questa problematica, finiti nel fondo del disavanzo, la nostra amministrazione si è proposta di regolamentare la zona in piazza dell’obelisco, con una telecamera prima dell’estate.
E la Wi-fi per tutti? Adesso stiamo lavorando per cercare di recuperare il tempo perso con delle richieste per realizzare una fibra ottica, che è presente addirittura a Sante Marie. Siamo rimasti fuori.
L’estate tagliacozzana è stata piena di eventi culturali e sportivi, tra nuovi e tradizionali progetti. Quali saranno le novità? Con un efficiente lavoro di squadra, in particolare dell’assessore alla cultura, Chiara Nanni, sin da subito abbiamo lavorato sul nuovo progetto della notte romantica e in termini di emergenza, abbiamo organizzato la manifestazione di Ascanio. Nuovo progetto il 6 agosto con il festival dei bambini che punteremo a migliorare l’anno prossimo, e ovviamente grande impegno negli spettacoli del Festival, dove sono stati registrati un aumento del 50% degli abbonamenti, nonostante l’eliminazione della rassegna cinematografica. L’amministrazione è tutt’oggi impegnata ad un rilancio del Festival, puntando ad un bacino d’utenza sempre più grande, con la futura presentazione a Roma. Daremo spazio sempre di più alle mostre come lo è quella di San Tommaso tra gli antichi manoscritti e l’arte contemporanea dell’architetto Lucio Rosati. Nuovi eventi sotto Natale, e già da ora siamo a lavoro per l’estate prossima. Punteremo a diventare la capitale culturale della Regione Abruzzo.
No alla stagione teatrale invernale. Perché? Il “No” all’accordo con l’associazione Teatro dei Marsi ha un motivo semplice: la loro offerta non è stata ritenuta recepibile da parte dell’amministrazione in quanto abbiamo confrontato il pregresso con l’offerta stessa di quest’anno. Il comune avrebbe dovuto una spesa di quattordicimila euro più iva del bilancio dei soldi pubblici per otto titoli di un cartellone teatrale. Abbiamo ritenuto che tali fondi potrebbero essere investiti in altro modo. L’anno scorso, su un investimento di circa 12500 euro, ne sono rientrati solo cinquemila. Sicuramente offriremo degli spettacoli teatrali, però in date più mirate.
Cantieri in corso e progetti futuri? Giovedì pomeriggio, nell’incontro con il presidente Matteo Renzi, ci siamo intrattenuti con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, con il quale è stato firmata la convenzione finanziata dai proventi del masterplan, congiuntamente al comune di Scurcola, con un investimento di 3 milioni di euro: uno destinato al restauro del Palazzo Ducale e due al comune di Scurcola, per il Castello Orsini. Il Governatore lo scorso 6 ottobre ha visitato la città, manifestando interesse nelle opere pubbliche presentate: in particolare, un progetto per la ristrutturazione del centro sportivo Luca poggi, in Sant’Onofrio, una definizione di tutta l’area di Villa Bella. A giorni, dovrò incontrarmi nuovamente con lui e mi auguro che questo dialogo comune-regione possa essere uno spiraglio per i lavori da effettuare nella città. Dopo il 18 giugno, con la Marletta, ci si è occupati della riorganizzazione dei cimiteri della città e delle frazione, perché come diceva il Foscolo nel “Dei Sepolcri”, la cura dei morti è civiltà.
Piano regolatore? Il piano è ancora all’attenzione dei magistrati. Per cui la nostra amministrazione si riserverà di prenderlo in considerazione una volta valutato.
Trasporti. Il “nuovo treno veloce Roma-Pescara” prevede la fermata a Tagliacozzo? Sì, con il consigliere regionale Camillo D’Alessandro che si occupa dei trasporti in provincia, ho garantito la situazione ferroviaria per quanto riguarda la fermata del treno veloce a Tagliacozzo. C’è finalmente un attestazione di treni in arrivo a Roma Termini, e dopo tanto tempo, in tutte le vicende, come scuola, trasporti, opere pubbliche, sia nella provincia che nella Regione, hanno plaudito a una presenza del comune di Tagliacozzo con gli enti sovracomunali.
I rapporti con l’opposizione. Mi sembra di vedere che i nuovi, che poi tanto nuovi non sono, Vincenzo Montelisciani e Romana Rubeo, siano appiattiti nelle battaglie legandosi ai “vecchi e compromessi” Angelo Poggiogalle e Maurizio Di MarcoTesta. In particolar modo, ritengo però che Montelisciani fa informazione capziosa e demagogica. La fa in consiglio comunale, ove abusa delle nostre buone disposizioni per le proprie passerelle teatrali davanti alla clac di parenti ed amici e la fa sulla scuola nei pubblici giardini ove indottrina gruppi di ragazzi e studenti, senza alcun titolo tecnico, sulla sicurezza degli edifici scolastici. Proprio ora, prosegue la sua interminabile e ‘trumpiana’ campagna elettorale anche sulla pubblica sanità, facendo terrorismo psicologico e affermando che il nostro pronto soccorso chiuderà e sarà trasformato. Nulla di più falso, come dichiarato anche dal consigliere Lorenzo Colizza che risposto alla stampa in merito alla questione.
In campagna elettorale si diceva che i due Giovagnorio sarebbero durati ben poco. Come si svolge il lavoro della sua squadra amministrativa? Sin dalla campagna, non abbiamo fatto riferimento a partiti politici. Sicuramente spesso ci scontriamo nelle decisioni, un po’ tutti, ma perché ci mettiamo passione per questioni di principio, ma non di interesse. Ma alla fine, ci riuniamo più coesi di prima. E così continueremo. Proprio con l’assessore inoltre ci siamo recati anche al Parlamento Europeo di Bruxelles. Il dialogo della nostra squadra non è nelle passerelle consigli, ma con tutta la popolazione del comune. Il pomeriggio del 6 giugno, dopo la vittoria elettorale, con alcuni membri della squadra siamo andati nelle frazioni e abbiamo parlato direttamente con i cittadini per recepire le esigenze e le problematiche. Questo è il nostro modus operandi e così proseguiremo.