Avezzano. Appena entri nella sede della storica radio marsicana l’atmosfera che si respira è quella di un grande patrimonio musicale, culturale e affettivo. Rmv, Radio Monte Velino è in fondo un pezzo di storia della Marsica. Ad accoglierci sono Frediano Parente e Antonio Del Gusto, due voci importanti all’interno della famiglia dell’emittente radiofonica locale. Molto diversi, spesso opposti, ma uniti dalla passione del Rock e della musica, quella da intenditore, quella di nicchia ma allo stesso tempo quella che piace a tanti. Insieme portano avanti il fortunato programma “Invasione Rock”, trasmesso oramai da vent’anni e in onda il lunedì alle 22, con replica giovedì alle 21. Il primo ad arrivare alla radio fu un giovanissimo Freddy Parente, allora studente.
Come è cominciata questa avventura?
“Per mandare in onda un po’ di musica che ci piaceva pensammo a una trasmissione alla radio. Era il 1997. Con me c’era l’amico Alessando Di Michele, e l’avventura partì. Per un periodo fui affiancato da mio fratello Dario, musicista, e per diversi anni il progetto andò avanti”.
Come era all’inizio la trasmissione?
“Facevamo molte rubriche e mandavamo musica di un certo tipo. Ma poi ci fu una nuova fase e continuai da solo, cercando contatti con etichette nazionali e internazionali”.
La svolta di nome Del Gusto, invece, quando arrivò?
“Lui vide una locandina in farmacia e si chiese: chi è questo ultimo dei moicani che porta avanti questa idea e questa musica? Così venne a conoscermi…”.
E che accadde?
“Si aprì un altro mondo… e una nuova collaborazione”.
Come fu il primo impatto?
“Venne qui in radio, lo accompagnò Valerio Palozzi, editore attento e serio. Stavo trasmettendo e lui si mise ad assistere alla puntata senza intervenire”.
È iniziata timidamente?
“Sì, ma poi con lui ci fu subito sintonia artistica e la trasmissione divenne più competitiva con nuove iniziative”.
Cosa cambiò?
“Iniziammo a fare delle interviste a grani personaggi, spesso riuscivamo a portarli in studio e poi arrivarono molti nomi importanti”.
Ora mandate in onda ogni anno eventi esclusivi e interviste a mostri sacri del Rock. Come ci riuscite?
“Riusciamo a far coincidere eventi importanti con le nostre trasmissioni. A volte arrivano grandi nomi, a volte andiamo noi ai concerti e li intervistiamo. Ogni tanto vengono in radio anche artisti locali e suonano qui, è un modo per valorizzare gli artisti locali”.
Parliamo con Del Gusto e ci mettiamo in consolle mentre arriva in radio anche Carlo Michetti, storica voce di Rmv che ci saluta con la sua solita ironia. Del Gusto ci racconta come ha cominciato, ci parla della nascita delle prime radio in città. Lui conosce la storia e i segreti di questo mondo. Ma a un certo punto della sua vita, prima di Invasione Rock, aveva tagliato i ponti con tutto l’ambiente, era stufo di come andavano le cose e della musica che le radio italiane trasmettevano.
Perché, Antonio Del Gusto, questo allontanamento?
“Se bisognava fare un programma col rock più blasonato non si dava un valore aggiunto a questo settore e a questo tipo di musica. Quando ebbi il black out mi estraniai da questo mondo. Poi cominciai a sentire dei programmi diretti da Massimo Cotto, e capii che qualcosa poteva cambiare. Alla fine arrivò Frediano e Invasione Rock.
La vostra musica cosa ha di diverso, è per pochi?
“Non è musica di nicchia, ma musica di appassionati. Il blues ad esempio in Italia potrebbe essere definito di nicchia, ma il blues non è una musica di nicchia. Noi non abbiamo moda. È musica senza tempo e senza moda. E poi noi usiamo molti dischi in vinile, una particolarità che contraddistingue Invasione Rock”.
Avete risposte del pubblico?
“Ci seguono in tantissimi, le cose vanno bene. C’è un risveglio. Ma la strada è ancora lunga”.