Avezzano. I pendolari sono pronti alla sommossa. i disagi sulle linee bus sono oramai all’ordine del giorno e i viaggiatori dopo l’aumento del 15 per cento dei biglietti sono ancora più arrabbiati. L’ultima protesta è scoppiata ieri ad Avezzano quando i pendolari marsicani sono stati costretti a un’ora di fila per acquistare i biglietti della corsa per L’Aquila. Il caos è cominciato al terminale bus di Piazzale Kennedy ad Avezzano dove la carenza di personale e il grande flusso di viaggiatori si sono uniti alla macchinetta self service, fuori servizio da mesi. Tutto questo ha fatto perdere l’autobus a tanti pendolari e si è sfiorata la sommossa. “Siamo oltre il disservizio”, protestano, “peraltro con il costo aumentato aumentato da pochi giorni. Vogliamo i nomi dei responsabili di questa umiliante mattanza e vogliamo la liberalizzazione del mercato”.
Non è andata meglio agli studenti pendolari di Carsoli diretti ad Avezzano che hanno dovuto fare i conti con l’incidente capitato a un autobus in transito a Carsoli, sulla Tiburtina Valeria. Durante il tragitto nella corsia di destra, in direzione dell’autostrada, il pullman a due piani ha improvvisamente sbandato, con una ruota inchiodata che ha rischiato di far uscire di strada il grosso mezzo verso la corsia opposta. L’autista, che subito si è reso conto di quello che stava accadendo, è riuscito a ridurre i danni bloccando il bus in prossimità del ciglio del marciapiede. Fortuna ha voluto che in quel momento nessuna auto transitasse in direzione opposta, altrimenti il bilancio dell’accaduto sarebbe stato sicuramente diverso. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia stradale della sottosezione di Carsoli, coordinata dal comandante Paolo Prosperi, che si è occupata di regolare il traffico evitando ingorghi e code. L’autista ha messo subito il mezzo in sicurezza, attuando tutte le procedure previste dal caso. Una prima ricognizione ha evidenziato l’improvviso blocco di una ruota, ma le cause non sono chiare. Sempre altro caso fortuito ha voluto che il blocco sia avvenuto in centro urbano e quindi a velocità moderata. Se il fatto si fosse verificato poco dopo, con studenti a bordo e a un velocità sostenuta, durante il tragitto autostradale, sarebbe stato un dramma. Gli studenti sono rimasti quindi a piedi. Alcuni hanno trovato un mezzo alternativo, altri invece hanno dovuto attendere l’arrivo di un mezzo sostitutivo. Anche nella Valle del Giovenco la situazione non migliora. Gli studenti sono costretti a viaggiare schiacciati come le sardine.